Rilancio dell’occupazione giovanile e femminile, ristrutturazione del sistema dei tirocini, riorganizzazione dei centri per l’impiego, nuove modalità di erogazione degli stage che non potranno più essere gratuiti ma dovranno essere retribuiti con un minimo di 400 euro lordi: queste le novità più significative del nuovo piano per il lavoro presentato ieri dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha illustrato le linee guida in un incontro con la stampa.
I numeri. I dati della disoccupazione a Roma e nell’intera regione Lazio sono in linea con quelli nazionali. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat il tasso di persone senza impiego ha toccato il 12,7 % su base nazionale. Un’emergenza che coinvolge anche la regione amministrata da Zingaretti che, a margine della conferenza di presentazione delle nuove iniziative, ha puntualizzato: «A oggi nel Lazio ci sono oltre 200mila disoccupati e c’è una crisi che ha cominciato a mordere in maniera drammatica. Per combattere questa situazione non abbiamo mai avuto una legislazione e dei provvedimenti adeguati. Noi chiudiamo questa pagina e mettiamo in campo finalmente un nuovo pacchetto per l’impiego per chi oggi vuole lavorare».
Le proposte. L’iniziativa della regione Lazio si propone di affrontare il problema alla radice. Le parole chiave sono «trasparenza e semplificazione», ha sottolineato Zingaretti. Verrà ripensato il sistema obsoleto dei centri per l’impiego e attivato un contratto di ricollocazione che aiuterà chi ha perso il lavoro a trovarne uno nuovo, in linea con le proprie competenze, grazie all’aiuto di tutor specializzati. Sono previste anche una serie di iniziative volte alla promozione e facilitazione dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro e l’erogazione di micro finanziamenti per le imprese femminili.
Prevenzione. «Attraverso le politiche attive si può prevenire il dramma della disoccupazione e dell’espulsione sociale e non limitare il ruolo delle istituzioni a garanti delle politiche degli ammortizzatori sociali», ha chiosato Zingaretti, precisando che «questo piano è solo l’ultimo tassello di un lavoro intrapreso un anno fa nella lunga strada delle riforme».
Valerio Dardanelli