Attacchi e difese, ma fuori dal rettangolo di gioco: la Lega Serie A non sta vivendo un periodo proprio tranquillo, tutt’altro. Il coronavirus, i decreti del governo e le restrizioni stanno minando nel profondo anche il mondo del calcio e, quindi, il massimo campionato.
“Giochi con il calendario e metti sempre la salute pubblica al secondo posto. Sei forse il più grande e oscuro pagliaccio che abbia mai visto. Sì, sto parlando a te. Al nostro presidente di Lega Paolo Dal Pino. Vergognati”. Non le manda certo a dire il presidente dell’Inter Steven Zhang, che proprio ieri sera sul suo account Instagram, in una lunga storia, ha espresso tutto il suo malcontento per la gestione dell’organo in merito al calendario di serie A, tra partite rinviate a data da destinarsi e altre che invece fanno gridare al “campionato falsato”, come in una nota canzone di Elio e le storie tese.
Domenica, infatti, doveva essere giocata Juventus-Inter, la sfida più importante del campionato tra l’allora prima della classe e una delle sue dirette inseguitrici, la società di Zhang, appunto. La gara, a ventiquattro ore dal fischio di inizio, è stata rinviata a metà maggio. Da lì sono partite le accuse, rimbalzate tra la società nerazzurra e Paolo Dal Pino, fino all’epilogo di ieri, in cui i toni sono diventati quasi drammatici, sicuramente grotteschi.
“Il messaggio molto forte del presidente è un appello alla Lega Calcio per pretendere con fermezza la massima tutela della salute pubblica dell’intera comunità”, trapela dagli ambienti interisti. Perché non dobbiamo dimenticare un particolare: il giovane Zhang viene dalla Cina, la nazione che per prima ha dovuto misurarsi con il Covid-19. La risposta alle dichiarazioni è arrivata dalla Procura della Federcalcio, guidata da Giuseppe Chinè, che ha aperto un’indagine, secondo quanto apprende l’Ansa.
Il caos, ovviamente, non si limita alle sole regine della serie A. Anche la Fiorentina di Rocco Commisso sembra non essere d’accordo con le ultime decisioni. “Non siamo d’accordo sulla partita rinviata domenica, siamo già stati a Udine due giorni, e dovremmo restarci per altri tre, considerata anche la chiusura dell’aeroporto”, ha detto il direttore generale Joe Barone a ‘Tiki Taka’. Nelle prossime ore i viola daranno una risposta definitiva. Preferirebbero però giocare nel pomeriggio e non in serale.
Domani sarà il giorno della verità: alle ore 12, il Consiglio Federale si riunirà per mettere finalmente un punto sulla questione e dare un po’ di pace ai tanti tifosi, di tutte le squadre, che vogliono continuare a godersi almeno il calcio.