NEW YORK – Prossimo ormai agli 82 anni, per Robert De Niro non è ancora arrivato il momento di smettere di incantare sul set. Nuova sfida per l’attore americano, che sarà protagonista della sua prima serie tv in uscita oggi 20 febbraio su Netflix: Zero Day. Un “paranoid conspiracy thriller” prodotto dal colosso dello streaming e creato da Eric Newman Noah Oppenheim e Michael Schmidt.
Un ruolo complicato: “Come fare tre film uno dietro l’altro”
De Niro vestirà i panni di George Mullen, ex presidente degli Stati Uniti. Un’interpretazione, spiega l’autore, che lo ha messo a dura prova. “È stato come fare tre film uno dietro l’altro, io ci sono quasi sempre e ho dovuto stare dietro a tutto, anche solo per conoscere le battute. È stato come tuffarsi nella Manica, ma guardavo indietro e non vedevo la Francia, guardavo avanti e non vedevo l’Inghilterra”.
La ricerca della verità in un mondo devastato da forze fuori controllo
Nella serie tv Mullen viene messo alla guida della Zero Day Commission, la cui missione è scoprire i colpevoli dietro l’attacco che ha ucciso migliaia di americani. La serie pone un interrogativo universale, come si arriva alla verità in un mondo in crisi e devastato da forze fuori controllo? De Niro interpreta un personaggio che semplicemente dice la verità su ciò sta accadendo. La serie solleva immediatamente dubbi sul rapporto con la verità in un mondo in cui dilaga la disinformazione, in un’America segnata dal caos.
Le strade di New York come palcoscenico
Le scene sono girate tutte a New York, città natale dell’attore che da sempre ha manifestato l’intenzione di voler fare qualcosa nella sua città. La Grande Mela, con la sua unica energia, sembrerebbe essere stato il giusto palcoscenico per una serie destinata a raggiungere enormi successi.