HomeCultura Il federalismo fiscale che ha ingigantito gli squilibri

Zero al Sud, la parabola
del federalismo fiscale
che aumenta gli squilibri

La battaglia perduta del Mezzogiorno

nel dossier di un cronista del Mattino

di Federico Marconi05 Dicembre 2018
05 Dicembre 2018

Se le ingiustizie vi fanno uscire di testa e in un libro cercate una via d’uscita dalle storture della vita di tutti i giorni, “Zero al Sud” potrebbe non fare per voi. Il libro di Marco Esposito, caporedattore dell’economia al Mattino di Napoli, è una fotografia tragica e amara di come un Paese che dovrebbe promuovere uguaglianza e solidarietà sociale, fa di tutto tranne che tutelarle.

Il giornalista, con cura certosina, riscostruisce “la storia incredibile (e vera) dell’attuazione perversa del federalismo fiscale”. Una storia di quasi 20 anni fatta di narrazioni distorte, solidarietà dei più poveri verso i più ricchi, politici (del Sud) che non tutelano gli interessi dei propri concittadini, e una classe dirigente (del Nord) che se ne approfitta in barba al rispetto di leggi dello Stato. Così da far divenire l’attuazione del federalismo – che nasceva per portare trasparenza nei conti – “torbida come le vicende di mafia”.

Tutto inizia nel 2000, con la riforma costituzionale voluta dal governo D’Alema. Si introduceva il federalismo e l’autonomia differenziata per le regioni e, nonostante fosse stata “confezionata per compiacere il Carroccio, garantiva diritti ‘essenziali’ per tutti e ovunque lungo la penisola”.

Sanità, trasporti, istruzione. L’attuazione dell’ordinamento federale avrebbe dovuto garantire “Livelli essenziali delle prestazioni” senza differenza alcuna tra Nord e Sud. Doveva colmare l’assenza di posti letto negli ospedali, così come di asili nido per i bimbi. Ma soprattutto tagliare gli sprechi e fomentare la solidarietà del Comune più ricco verso il più povero. In poche parole: avrebbe dovuto abolire il privilegio economico su base territoriale.

Non è stato così. Pochi gli sprechi aboliti, tanti i privilegi mantenuti, molti quelli nuovi acquisiti. Federalismo diventa presto sinonimo di togliere al Sud per dare al Nord, accrescendo le disuguaglianze che avrebbe dovuto appianare. Creando cittadini di “Serie A” da Firenze in su, e di “Serie B” nella parte bassa dello stivale. Un’ingiustizia da uscir fuori di testa.

Marco Esposito, Zero al Sud. La storia incredibile (e vera) dell’attuazione perversa del federalismo fiscale, Rubettino, pp. 208, 14 euro.

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