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HomeEsteri Cremlino: “La guerra ibrida con l’Occidente
durerà per lungo tempo”

Zelensky invita Xi a Kiev
Mosca non interferirà
su un possibile incontro

La Russia testa i missili balistici Yars

Attaccato un gasdotto a Belgorod

di Samuele Avantaggiato29 Marzo 2023
29 Marzo 2023
Zelensky invita Xi Jinping

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky con i soldati ucraini a Sumy | Foto Ansa

KIEV – Un’esortazione per cercare di negoziare la pace con la Russia. È questo l’intento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che invita il leader cinese Xi Jinping a recarsi presto nella capitale ucraina. A renderlo noto è stato lo stesso presidente in un’intervista esclusiva all’agenzia di stampa Associated Press. “Siamo pronti a vederlo qui, voglio parlare con lui”, ha affermato Zelensky nell’intervista realizzata a bordo di un treno durante uno dei suoi spostamenti nel Paese.

Zelensky invita Xi Jinping

Dalla Cina però c’è massimo riserbo. Secondo quanto dichiarato dalla portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, in merito all’invito rivolto a Xi Jinping “non ho informazioni da fornire”, ha detto. Dal Cremlino fanno sapere che non interferiranno su un possibile incontro. Mosca “non ha diritto di dare consigli” ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che ha poi aggiunto: “La guerra ibrida della Russia con i Paesi ostili durerà a lungo”.

Forti esplosioni a Melitopol

Continua intanto i combattimenti sul campo. Mercoledì mattina sono state udite esplosioni a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, situata nell’Ucraina meridionale, com’è stato reso noto anche su Telegram dal sindaco della città, Ivan Fedorov: “Si sentono diverse esplosioni in tutti i quartieri della città. Gli occupanti si danno da fare. Stiamo aspettando i dettagli dallo Stato Maggiore”, ha dichiarato. Molte sono state anche le interruzioni di corrente nelle aree settentrionali e occidentali della città, così come a Semenivka, Tambovka e in alcuni villaggi circostanti.

Attaccato un gasdotto a Belgorod

Secondo quanto riferito su Telegram dal sito di informazione russo Baza anche un gasdotto è stato attaccato durante la sera del 27 marzo nella città russa di Belgorod. Lo stesso drone, lanciato dal territorio ucraino e dotato di un ordigno esplosivo improvvisato, ha danneggiato un serbatoio di gas vuoto con capacità di 30mila litri, ma anche in questo caso non si registrano vittime. 

La Russia testa i missili balistici Yars

Mosca ha anche iniziato a testare i missili balistici intercontinentali Yars. La particolarità di questi armamenti – sviluppati dall’Istituto di Tecnologia Termica di Mosca – è che sono costituiti da propellente solido e rappresentano una modifica del missile Topol-M.

I timori del leader ucraino sugli Stati Uniti

Zelensky, sempre nell’intervista rilasciata ad AP, ha riconosciuto che il successo del suo Paese è in gran parte dovuto alle ondate di sostegno militare internazionale dell’Occidente. “Se gli Usa smettono di aiutarci non vinceremo”, ha sostenuto. Dal canto suo però, Mosca ha dichiarato, attraverso il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Nikolay Patrushev che “tutti gli obiettivi dichiarati dell’operazione militare speciale saranno raggiunti, nonostante l’aumento dell’assistenza militare all’Ucraina da parte dell’Occidente”. Allo stesso tempo la Russia auspica che non si arrivi ad un aperto confronto fra potenze nucleari, nonostante il numero delle testate presenti nel mondo sia notevolmente cresciuto nei primi mesi del 2023. 

Tentativi di mediazione per la centrale di Zaporizhzhia

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, è ancora impegnato nel suo tentativo di mediare un accordo con Mosca per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi. Una delegazione è arrivata questa mattina, dopo aver attraversato la linea di contatto vicino a Vasilyevka, dove si trova l’unico posto di blocco nella regione.

Prigozhin giudica “ingiusta” la condanna di Moskalev 

Nel frattempo Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, ha giudicato del tutto “ingiusta” la condanna di un uomo, Alexei Moskalev, a due anni di carcere per avere “screditato” l’esercito, dopo che sua figlia di 12 anni aveva realizzato un disegno contro la guerra a scuola. Prigozhin – in un appello inviato al procuratore della regione di Tula – chiede di rivedere la sentenza di condanna dell’uomo, dato che d’ora in poi sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanotrofio.

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