Sono stati individuati nel sud della Francia due olivi positivi alla “xylella fastidiosa”, in un caso la stessa identica malattia che negli ultimi anni ha devastato le colture pugliesi. Gli olivi si trovano a Mentone e ad Antibe, nel dipartimento Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Il batterio in quell’area era già presente dal 2015, ma prima d’ora erano stati infettati solo degli arbusti.
Paura nella vicina Liguria per un possibile contagio. La Coldiretti chiede di evitare allarmismi, ma di agire con tempestività per verificare la situazione e procedere all’isolamento delle piante malate. Tutto questo per “salvaguardare ulivi su oltre 18mila ettari di terreno”.
La neo ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, intanto, ha annunciato che sulla Xylella ci sarà un tavolo al ministero il prossimo 19 settembre. All’incontro sono stati invitati la Regione Puglia, l’Agea, il Crea, le associazioni nazionali di categoria e i rappresentanti del mondo vivaistico, dei frantoi e dei professionisti.
“Vi stupiremo, ma non ci scontreremo – ha spiegato questa mattina la Bellanova in un’intervista Radio Anch’io, su Radio1 -. Dobbiamo chiudere una pagina e favorire gli investimenti nelle aziende e la ripresa delle attività produttive”. Ieri aveva parlato della necessità di chiudere con la stagione degli “sciamani”, per definire le misure del nuovo Piano straordinario per la rigenerazione olivicola e del paesaggio salentino in modo “scientifico”.
Intanto la Coldiretti punta il dito contro l’Unione Europea. Nonostante la Corte di Giustizia Ue appena cinque giorni fa abbia condannato l’Italia per non aver fatto abbastanza contro il batterio, secondo l’associazione “il sistema di controllo ha frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto”. Per questo il presidente Ettore Pradinbi chiede una strategia comunitaria per “fermare la malattia e ridare speranza ai territori colpiti”.