TEL AVIV – Israele e Hamas sono vicini a trovare un accordo per la liberazione di gran parte delle donne e dei bambini rapiti dai miliziani il 7 ottobre scorso. È quanto rivelato dal quotidiano americano Washington Post che cita un alto funzionario israeliano, secondo cui in cambio degli ostaggi di Hamas verrebbero rilasciate donne e giovani palestinesi detenuti in Israele. Tel Aviv ha chiesto il rilascio di 100 prigionieri, ma l’organizzazione palestinese non si spingerebbe oltre i 70. Restano alcuni nodi da sciogliere, ma l’intesa è prevista nei prossimi giorni, riferisce il Wp.
Il re di Giordania si schiera a fianco dei palestinesi
Intanto, come riporta l’agenzia di stampa ufficiale Petra, citata dal Guardian, il re di Giordania Abdallah II ha avvertito che la scelta di Israele di occupare nuovamente Gaza peggiorerà la crisi e che le continue “violazioni” israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme potrebbero “spingere la regione verso un’esplosione”. “Una soluzione militare o di sicurezza non avrà successo”, ha aggiunto il re, sottolineando che il conflitto in Medio Oriente ha avuto origine nell’occupazione e nella privazione dei diritti del popolo palestinese. Il sovrano ha chiesto la fine del conflitto, spiegando che Gaza non deve essere separata dal resto dei territori palestinesi e che è necessario riprendere un processo politico basato sull’identificazione di due Stati. “Qualsiasi altro percorso – ha concluso Abdallah – finirà con un fallimento e porterà a ulteriori cicli di violenza e distruzione”.
Hamas minaccia l’entrata in guerra di Hezbollah
I timori per l’allargamento del conflitto in tutta la regione crescono a seguito delle minacce di Hamas, che ha avvisato che l’organizzazione terroristica libanese Hezbollah entrerà in guerra al suo fianco se la fazione palestinese sarà sul punto di essere distrutta. Continuano nel frattempo i bombardamenti israeliani nel sud del Libano, anche contro le abitazioni di civili, come sostengono fonti militari e media locali. I raid di Tel Aviv si sono concentrati sulle località di Naqura e Labbune, nel settore occidentale del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele, e nelle località di Markaba, Tayr Harfa e Rabb Thalathin, nel settore orientale.