La nazionale di pallavolo italiana torna per il secondo anno consecutivo al Foro Italico. L’occasione è, come lo scorso anno contro i futuri campioni del mondo della Polonia, nuovamente la World League. Gli avversari sono altri pluricampioni, quelli brasiliani, iridati in tre degli ultimi quattro mondiali: la sfida avrà luogo venerdì 19 giugno alle 20.
Per celebrare l’evento, una grande presentazione si è tenuta ieri al circolo del Tennis del Foro Italico. Tra gli ospiti, il presidente della federazione italiana di pallavolo Carlo Magri, il direttore marketing del Coni Diego Nepi, il presidente del comitato Fipav Claudio Martinelli e, l’assessore comunale Paolo Masini: in prima fila, anche i due azzurri Giacomo Raffaelli e Davide Saitta.
“Siamo molto orgogliosi di poter ospitare a Roma un evento di tale spessore. E’ già partita la caccia al biglietto, segno che il pubblico romano ha risposto “presente” all’appello che questo sport fa per avere tutto il sostegno necessario contro i campioni brasiliani” ha detto Martinelli.
Tanta eccitazione ai microfoni per i due pallavolisti, per un campo che, nel giugno 2014, aiutò non poco gli azzurri nella sfida con la Polonia, battuta per 3 set a 1. Potrà andare così anche questa volta? Per Saitta ci sono tutte le possibilità: “11mila spettatori dalla nostra parte possono fare tanto. Certo, stiamo parlando dei protagonisti assoluti del volley degli ultimi 20 anni, già in gara ai tempi in cui l’Italia dominava”.
Ma in che posizione è oggi, la nazionale italiana? Il vertice non è lontano: “Non mancano le volte in cui arriviamo tra i primi, come avvenuto col quarto posto al mondiale dello scorso anno o con il bronzo dell’ultimo europeo” dice Saitta. Raffaelli si confida in esclusiva a Lumsanews e dichiara tutta la sua ambizione: “Siamo in grado di vincere un torneo, sicuramente possiamo giocarcela, anche se i tempi di Velasco e Bebeto sono finiti da un pezzo”.
L’Italia arriva alla sfida con tre vittorie e la sconfitta contro la Serbia del 5 giugno, i vicecampioni del mondo a punteggio pieno. Entrambe, con questo ritmo, hanno un piede e mezzo al secondo turno, ma per gli azzurri, indietro tre punti in classifica, il cammino sembra meno scontato.
Stelio Fergola
