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World against Covid-19
Patto Ue per il vaccino
obiettivo da 7,5 miliardi

In Italia buoni risultati da primi test

gli anticorpi hanno bloccato il virus

di Chiara Viti04 Maggio 2020
04 Maggio 2020

epa08380464 European Commission President Ursula Von Der Leyen speaks during a joint news conference with European Council President Charles Michel (unseen) after a video conferenced EU summit with European heads of state and governments to discuss measures related to the COVID-19 disease, in Brussels, Belgium, 23 April 2020. EPA/OLIVIER HOSLET / POOL

Tutti contro il Coronavirus, uniti dallo slogan “World against Covid-19”, un appello globale per sconfiggere il Covid-19. Italia, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito, Canada, Giappone, Arabia Saudita e il Consiglio europeo lanciano un piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino contro la pandemia. Una maratona di raccolta fondi che ha inizio oggi – contemporaneamente in Italia è iniziata la fase due – e  che punta a mettere insieme, almeno per ora, circa 7,5 miliardi di euro.

Secondo il Financial Times però “i costi mondiali per il vaccino contro il Covid-19 supereranno i 20 miliardi di dollari”. Una cifra molto più alta, dunque. L’obiettivo è convincere a donare quanti più governi possibili e con il passare delle ore la lista sembra allungarsi sempre di più ma – ad oggi – mancano all’appello tre grandi attori: Russia, Stati Uniti e Cina.

La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha spiegato: “Sarà un vaccino prodotto da tutto il mondo, per tutto il mondo. Sarà un bene pubblico unico. Ci impegniamo a renderlo accessibile e alla portata di tutti”.

Ed è proprio dal nostro paese che arrivano segnali incoraggianti: per la prima volta al mondo – presso l’ospedale Spallanzani di Roma –  un potenziale vaccino contro il nuovo coronavirus ha neutralizzato il virus nelle cellule umane. Luigi Aurisicchio, amministratore delegato della Takis di Pomezia ha spiegato: “Ora vediamo che gli anticorpi riescono a bloccare il virus” e ha aggiunto che “il prossimo passo è capire quanto tempo dura la risposta immunitaria”.

La corsa mondiale al vaccino procede a ritmo spedito e molti fra gli osservatori e gli esperti si interrogano sulla sicurezza. Secondo il New York Times infatti si sta tentando di comprimere in dieci mesi un processo che di solito può durare anche dieci anni. Anche la Germania mette in guardia sul fatto che potrebbero volerci molto più tempo per sviluppare un vaccino contro il coronavirus. Il ministro della Sanità tedesco Jens Spahn in un’intervista al canale televisivo Ard ha dichiarato: “Sarebbe bello se il vaccino si potesse ottenere in pochi mesi, ma potrebbero volerci anni nel caso ci fossero dei passi indietro, come è successo con altri vaccini”.

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