WASHINGTON – Sessanta passeggeri e quattro membri dell’equipaggio. È questo il numero delle persone presenti a bordo dell’aereo che si è inabissato nel fiume Potomac ieri sera, 29 gennaio, dopo una collisione con un elicottero militare. Per il momento, il bilancio delle vittime è di 18 morti. La rete americana Cbs riferisce che i soccorsi hanno recuperato i primi corpi dalle acque del fiume che attraversa la capitale degli Stati Uniti. Tra le vittime dello schianto ci sono anche tre soldati che viaggiavano a bordo dell’elicottero Black Hawk dell’esercito Usa.
Contrariamente a quanto segnalato inizialmente da alcuni media americani, al momento non risultano superstiti, mentre proseguono le difficili operazioni di soccorso. Due fonti delle forze dell’ordine e una fonte a conoscenza della situazione hanno riferito alla Cnn che nessun sopravvissuto è stato ancora recuperato, mentre le autorità temono che l’incidente possa essere il disastro aereo più mortale a Washington da decenni.
Sul volo presenti atleti russi e statunitensi
Sul volo American Eagle 5342 , partito da Wichita, in Kansas, viaggiavano anche cittadini russi. Lo riferisce il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov che ha fatto “le condoglianze alle famiglie e agli amici che hanno perso i loro cari”. In precedenza le agenzie russe avevano dato notizia della presenza sull’aereo anche di due ex stelle del pattinaggio russo, Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, campioni del mondo nel 1994. Pure diversi membri della comunità statunitense di pattinaggio artistico erano a bordo dell’aereo. “Siamo devastati da questa tragedia indicibile e teniamo strette nei nostri cuori le famiglie delle vittime”, recita una dichiarazione della Us Figure Skating riportata dal Washington Post. Intanto, l’ambasciata d’Italia a Washington ha riferito che le autorità statunitensi escludono la presenza di cittadini italiani sul volo precipitato.