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HomeCultura Voynich, arriva il libro dei misteri esoterici

Il manoscritto di Voynich
il mistero e le ipotesi
probabile autore italiano

Arriva in libreria la riproduzione

di un arcano vecchio di 600 anni

di Camilla Canale06 Novembre 2018
06 Novembre 2018

Il 7 novembre è prevista l’uscita del misterioso manoscritto di Voynich. Bompiani ne propone una pubblicazione a colori di ogni pagina dell’originale, con i suoi caratteri indecifrabili e le oscure illustrazioni. Il testo è stato studiato nei secoli da scienziati, filologi, linguisti, criptologi e, addirittura, da esperti della Nasa con un software di intelligenza artificiale. Nonostante gli sforzi, tuttavia, i significati delle raffigurazioni rimangono tuttora un mistero.

Il manoscritto fu acquistato, nel 1912, da un mercante di libri rari, Wilfrid Voynich, nei pressi di Frascati. Il volume viene fatto risalire al XV secolo. La prima notizia si ha dalle cronache praghesi del Seicento che parlano dell’acquisto del volume da parte dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, alchimista, che lo aveva comprato dall’esoterista inglese John Dee il quale a sua volta lo aveva ricevuto dal duca di Northumberland.

Da quel momento le tracce si interrompono. Sin quando Voynich lo ritrova a Mondragone e lo acquista dai gesuiti di Villa Mondragone. Tra le pagine del libro, il mercante trova una lettera del medico di corte di Rodolfo II d’Asburgo per l’amico gesuita Athanasius Kircher, rappresentante dell’enciclopedismo, che avrebbe dovuto decifrarlo. In seguito, il volume passa nelle mani dell’americano Hans P. Kraus che, vista l’impossibilità di venderlo, lo dona alla Beninecke Rare Book and Manuscript Library of Yale. Una storia avvincente che ha suscitato gli interessi di numerosi intellettuali. Ancora oggi, tuttavia, il manoscritto con le sue inquietanti illustrazioni che rappresentano curiosi animali, simboli e piante sconosciute, non ha trovato una univoca interpretazione.

Il curatore Stephen Skinner, che da 40 anni studia attentamente il codex, è convinto che alla fonte ci sia proprio un italiano. Lo studioso si è basato su un’analisi visiva degli elementi del libro e ha rilevato che potrebbe essere rappresentata una fortificazione ghibellina del Nord Italia del XV secolo. A colpire la sua attenzione è stata una raffigurazione di un castello con merli “a coda di rondine”. Così afferma Skinner: “La mia teoria dovrà chiaramente essere testata”. Il curatore si dice fiducioso che “la diffusione delle copie in libreria aiuterà a risolvere questo mistero” poiché “qualcuno potrebbe offrire una sua interpretazione mai pensata prima”.

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