È in corso alla Camera la votazione sul disegno di legge sulla legittima difesa. La discussione degli articoli e dei singoli emendamenti del ddl è stata avviata ieri pomeriggio. In giornata si potrebbe arrivare al voto finale.
Il ddl approderà poi il 26 marzo in Senato. Il provvedimento fortemente voluto dalla Lega incontra, tuttavia, i dubbi del Movimento 5 Stelle. La legittima difesa “è sicuramente una legge della Lega” ma “è nel contratto di governo. Io sono leale al contratto e si porta avanti” ha dichiarato a Rtl il vicepremier Luigi Di Maio.
Il disegno di legge ha però il totale appoggio di Forza Italia e Fratelli d’Italia. “È il primo, vero provvedimento di centrodestra che il Parlamento si appresta ad approvare. Era nel nostro programma di governo”. Così ha dichiarato Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, in una intervista al quotidiano Il Giornale. “Non possiamo accettare che un cittadino onesto si ritrovi a passare per delinquente o possa trascorrere anni ad attendere una sentenza come per Franco Birolo, il tabaccaio di Padova o come Mario Cattaneo, l’oste di Lodi”.
Il Pd, invece, ha evidenziato l’inutilità del provvedimento sottolineando come i casi di persone che vanno a giudizio per legittima difesa “non sono più di 4 o 5 all’anno”.
Secondo la riforma la difesa sarà legittima quando ci si trova “in uno stato di grave turbamento”. Con le modifiche approvate ieri, in caso di condanna la sospensione condizionale della pena è subordinata al pagamento integrale del risarcimento del danno; le pene sono aumentate “da uno a quattro anni” e da “2 a sei anni” per violazione di domicilio e inasprite quelle per il furto in abitazione e la rapina.
