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Voto in Tunisia, vincono i moderati. In Brasile Dilma Rousseff riconfermata

di Emanuele Bianchi28 Ottobre 2014
28 Ottobre 2014

Tunisia's first free elections delayed by three months

Il voto dei giorni scorsi in Tunisia e Brasile regala un esito elettorale inaspettato. Nella repubblica mediterranea vince il giovane partito centrista laico, Niida Tounes, nato appena due anni prima per opporsi al partito dei religiosi islamici. Dopo la rivolta popolare tunisina che diede vita alla primavera araba, la fuga del presidente Zine El-Abidine e tre anni di guida politica del fronte islamico, la Tunisia vince la sfida democratica con un voto ordinato nonostante le minacce dei terroristi. Anche il leader dello schieramento islamico tunisino, Rashed Ghannouchi, ha così ammesso la sconfitta: «Accettiamo il risultato e ci congratuliamo con i vincitori».

In Brasile le presidenziali si risolvono al turno di ballottaggio con la conferma al vertice del partito dei Lavoratori di Dilma Rousseff. La sconfitta del conservatore Aeicio Neves, il favorito sul quale aveva puntato il mondo della finanza, ha determinato una pesante svalutazione della moneta brasiliana nei confronti del dollaro americano.

La Tunisia, un’eccezione che apre nuove speranze di pace nel Mediterraneo – Ancora un passo avanti della Tunisia verso la transizione democratica. Con il voto di domenica il popolo tunisino prende le distanze dal partito islamico, consegnando in mano ai centristi laici del partito Nidaa Tounes, il compito di nominare il primo ministro. I dati non sono ancora definitivi ma gli exit poll, diffusi ieri dalla stampa tunisina, attestano la coalizione centrista, condotta da Beji Caid Essebsi, oltre il 36% delle preferenze. Il fronte islamico di Ennahad si sarebbe fermato al 26%. Chiaro il segnale di rigetto popolare allo schieramento islamico al governo da due anni e alle azioni terroristiche salafite che hanno pesantemente segnato il mandato a guida islamica. Terzo posto per il Fronte popolare fermo al 5,4%.

In Brasile la Rousseff, punta su un’intesa per la riconciliazione nazionale – «Sono disposta al dialogo, questo il primo impegno del mio secondo mandato». Con queste prole la presidente brasiliana rieletta tende la mano all’avversario conservatore Aeico Neves. L’affermazione elettorale della Roussef è avvenuta sul filo del rasoio ottenendo il 51,64% dei voti contro il 48,36% dei conservatori. Alta l’affluenza alle urne: ha votato quasi l’ottanta per cento degli aventi diritto. Nel paese del carnevale il popolo s aspetta i prossimi quattro anni di governo nel segno della democrazia e della crescita economica.

Emanuele Bianchi

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