Nel pieno della protesta dei pastori sul prezzo del latte, in Sardegna è in corso dalle 7 di questa mattina lo spoglio per le elezioni regionali. È testa a testa secondo gli primi exit poll diffusi ieri sera in diretta al Tg3 tra i candidati del centrodestra e del centrosinistra. Christian Solinas e Massimo Zedda, l’attuale sindaco di Cagliari. Terzo e piuttosto distanziato il candidato del Movimento 5 Stelle.
Dopo lo scrutinio delle prime 44 sezioni, il leghista è avanti con il 49% dei voti. Crolla il Movimento 5 Stelle: le proiezioni danno il candidato grillino, Francesco Degosus, tra il 13 e il 17%. Numeri lontani dalle politiche dello scorso anno, quando il movimento riscosse nell’isola il 42,5% dei consensi.
“Un’impresa alla Davide contro Golia”, ha commentato il vicepremier e leader grillino Luigi Di Maio , che ha rivendicato il primato di voti al singolo partito, al netto delle liste di coalizione.
Sull’onda dell’entusiasmo della recente vittoria in Abruzzo, ieri sera il vicepremier Matteo Salvini si è lasciato andare in un tweet in cui invitava ad andare a votare Lega
Ricordo di una splendida serata a Cagliari, che porterò sempre nel cuore! C’è tempo fino alle 22, Amici Sardi: andate a votare e INSIEME vinciamo! #oggivotoLega #RegionaliSardegna #Sardegna pic.twitter.com/v8Q28OXtve
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 24 febbraio 2019
Per le opposizioni avrebbe violato il silenzio elettorale. “Trovo indegno tutto ciò”, ha commentato l’ex premier Enrico Letta sui social. La legge non vieta di fare comizi e propaganda sui social, ma nel febbraio 2018 l’Agcom aveva dettato alcune linee guida “per la parità di accesso alle piattaforme online”, con lo scopo di “evitare di influenzare con pressioni indebite l’elettorato ancora indeciso”
Intanto, lo spoglio procede a rilento visto che i risultati arriveranno in forma aggregata, con i comuni con massimo 10 sezioni forniranno il dato solo una volta concluse le operazioni. L’unico dato certo arriva dal sito istituzionale della regione e riguarda l’affluenza: su circa un milione e mezzo di aventi diritto si sono recati alle urne 790mila elettori, il 53,77 per cento.