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Votati i componenti di Agcom e Privacy. Polemiche sulle nomine

di Domenico Cavazzino07 Giugno 2012
07 Giugno 2012

Polemiche sulle scelte dei componenti di Agcom e Privacy: in segno di protesta i componenti di Italia dei Valori e Radicali hanno abbandonato le aule del Parlamento. La Camera dei deputati, sui componenti dell’Autorità garante per le comunicazioni, si è espressa a favore di Maurizio Decina, docente di ingegneria al Politecnico di Torino, e Antonio Martusciello, ex-sottosegretario del Governo Berlusconi, mentre il Senato ha eletto Antonio Preto, capogabinetto alla Commissione Ue, e Francesco Posteraro, Vice-segretario della Camera; per il Garante della privacy i deputati si sono espressi a favore di Antonello Soro, ex-capogruppo Pd alla Camera, e Giovanna Bianchi Clerici, membro uscente del Cda Rai, mentre i senatori hanno votato Augusta Iannini, magistrato e Capo ufficio legislativo al ministero della Giustizia, e Licia Califano, docente di diritto costituzionale.
Nomine d’altri tempi. Questo sembra essere il sentimento predominante dopo l’annuncio delle nomine per le due authority. Invece di dare un taglio al passato si rimane ancorati a vecchie logiche di partito sulla spartizione delle poltrone, ignorando le domande e i curricula pervenuti in Parlamento. Tra le decisioni che hanno destato scalpore la nomina di Augusta Iannini, ex-magistrato e moglie del giornalista Bruno Vespa. Pancho Pardi dell’Idv giudica la nomina inopportuna in quantola Iannini «potrebbe trovarsi nella situazione di dover giudicare eventuali violazioni della privacy commesse dalla trasmissione del marito». Un’accusa alla quale il conduttore di Porta a Porta preferisce rispondere con una battuta: «Siamo laureati entrambi con una tesi sul diritto alla riservatezza. Ma all’università mia moglie era più brava di me». Sulle nomine Agcom a parlare è Beppe Grillo dalle pagine del suo blog: «L’Agcom e’ uno spreco di soldi pubblici, una copertura per il controllo dei media da parte dei partiti». A rispondere stavolta è Raffaele Fitto, deputato Pdl: «Vi sfido a leggere i curricula delle persone nominate per vedere che sono tutte persone competenti».
Fuga di notizie. E tra le polemiche e i commenti scoppia un caso al Senato: i senatori dell’Ufficio di presidenza, infatti, hanno bruciato sul tempo l’annuncio ufficiale degli eletti anticipando su Twitter i nomi, prima della proclamazione ufficiale in Aula.

Domenico Cavazzino

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