“Le sanzioni alla Russia resteranno e Putin fallirà”. Tuonano, nel discorso al Parlamento di Strasburgo sullo Stato dell’Unione, le parole della presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. È l’orgoglio europeo a guidare il suo intervento, contornato da realismo. La presidente non nasconde infatti che “ci attendono tempi difficili” e cerca di spiegare gli obiettivi del pacchetto energia approvato ieri dall’esecutivo europeo. Alla Plenaria dell’Eurocamera Von der Leyen non cita il tetto al prezzo del gas, ma le misure già adottate in un filo che inevitabilmente lega la crisi energetica alla guerra in Ucraina.
Guerra e sanzioni
“Questa è una guerra alla nostra energia, una guerra alla nostra economia, una guerra ai nostri valori e una guerra al nostro futuro” chiarisce Von der Leyen, che poi spiega: “Si tratta di autocrazia contro democrazia. E sono qui con la convinzione che, con coraggio e solidarietà, Putin fallirà e l’Europa prevarrà”. Per quanto riguarda i rapporti con l’Ucraina, la presidente della Commissione Ue assicura: “La solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Ucraina rimarrà incrollabile. Fin dal primo giorno, l’Europa è stata al fianco dell’Ucraina. Con armi, fondi e ospitalità per i rifugiati. E con le sanzioni più dure che il mondo abbia mai visto”. Nei confronti della Russia, invece, è netta: “Voglio essere molto chiara: le sanzioni sono destinate a rimanere. Questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza. Il settore finanziario della Russia è in crisi”, ha aggiunto.
Risorse e sostegni economici
Il presupposto è che Mosca “continua a manipolare” il mercato e che gli stoccaggi di metano pur avendo raggiunto l’84% “non basteranno”. Come esempio di “resilienza”, Von der Leyen cita l’Italia, spiegando che il modello sono le nostre fabbriche di ceramica che hanno cambiato i turni di lavoro spostandoli la mattina presto proprio per risparmiare energia. “Milioni di europei hanno bisogno di sostegno. Gli Stati membri dell’Ue hanno già investito miliardi di euro per assistere le famiglie vulnerabili. Ma sappiamo che non sarà sufficiente – continua la politica tedesca – e per questo motivo proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo. La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire il colpo direttamente”.
Piccole e medie imprese e riduzione del debito
La Commissione europea presenterà “un pacchetto di aiuti per le Pmi” che “comprenderà una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa”. È quanto dichiarato dalla presidente della Commissione a Strasburgo, che ha poi annunciato anche la revisione della “direttiva sui ritardi di pagamento”. “Semplicemente non è giusto che un fallimento su quattro sia dovuto a fatture non pagate in tempo”, ha sottolineato. Per quanto riguarda il debito, per Von der Leyen invece “ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità sul rispetto di ciò che abbiamo concordato – ammonisce – Gli Stati membri dovrebbero avere maggiore flessibilità sui loro percorsi di riduzione del debito”. Nella riforma del Patto di stabilità, “dovrebbero esserci regole più semplici che tutti possono seguire”, ha sottolineato von der Leyen, indicando la necessità di “aprire lo spazio per investimenti strategici e dare ai mercati finanziari la fiducia di cui hanno bisogno”.
Misure contro interferenze straniere
Infine, c’è anche spazio per l’attuale tema delle interferenze straniere all’interno dei Paesi Ue. “Non dobbiamo perdere di vista il modo in cui gli autocrati stranieri prendono di mira i nostri Paesi. Entità straniere finanziano istituti che minano i nostri valori. La loro disinformazione si sta diffondendo da Internet alle aule delle nostre università. Dobbiamo proteggerci meglio dalle interferenze maligne. Per questo motivo presenteremo un ‘pacchetto per la Difesa della democrazia’. Porterà alla luce le influenze straniere occulte e i finanziamenti loschi. Non permetteremo a nessun cavallo di Troia dell’autocrazia di attaccare le nostre democrazie dall’interno”.