“Siamo leader nel mondo sui vaccini. Oltre il 79% della nostra popolazione è vaccinata. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione al Parlamento europeo. Molti i temi toccati durante la riunione, a cui ha partecipato un’ospite italiana d’onore, la schermitrice e campionessa paraolimpica, Bebe Vio, incoronata come ambasciatrice dei valori dell’Unione.
Pandemia
“Se rifletto sull’anno passato e sullo Stato dell’Unione vedo una forte anima in tutto quello che facciamo, sulla principale crisi sanitaria mondiale ci siamo uniti per garantire a tutti gli angoli d’Europa di avere dei vaccini salvavita”, queste le considerazioni della von der Leyen sulla tematica che, come è lecito pensare, è stata l’argomento centrale della dissertazione. Il discorso poi prosegue trattando della campagna vaccinale europea, che dopo un avvio singhiozzante, ora sta ottenendo ottimi risultati: “Siamo leader nel mondo sui vaccini”, sottolinea la presidente. “Siamo stati gli unici ad aver diviso la metà dei nostri vaccini col resto del mondo, con oltre 700milioni di dosi”.
Ripresa economica
Dopo un’analisi dello sforzo vaccinale europeo il discorso di von der Leyen vira sulla delicata tematica della ripresa economica post crisi pandemica. La strada da seguire per il futuro sarà quella di una “governance economica europea”. In merito, poi, alla tassazione e all’imposta minima, in particolare sui giganti del web, ha dichiarato: “Se le imprese realizzano profitti è grazie alla qualità delle nostre infrastrutture e al nostro sistema perciò mi pare il minimo che diano il loro contributo”.
Afghanistan, difesa e cybersicurezza
In merito all’Afghanistan la presidente invita la Ue a mettere in campo ogni sforzo per “evitare il rischio un disastro umanitario”. A questo proposito verranno aumentati gli “aiuti di 100 milioni di euro”. Si è parlato inoltre di difesa per cui rimane ben saldo il legame con la Nato, ma in cui l’Unione ha espresso “la volontà politica” di “poter far più da sola”. A questo proposito è stato annunciato che verrà convocato un summit, il prossimo anno, durante la presidenza di turno francese di Emmanuel Macron. “Non si può parlare di difesa senza parlare di cibernetica – ha aggiunto poi la Von der Leyen – fondamentale in un mondo in cui tutto è collegato”, l’Ue “deve diventare il luogo in cui si sviluppano gli strumenti di cyberdifesa”. In corso di valutazione anche un centro di sicurezza europeo che coordini le varie attività di intelligence nazionali.
Connessione globale e informazione
Von der Leyen ha presentato anche una nuova strategia comune in materia di connettività denominata “Gateway globale”, sulla cui base verranno intrecciati partenariati con Paesi di tutto il mondo. Si tratta di “investimenti in infrastrutture di qualità, che colleghino beni, persone e servizi , che offrano trasparenza e buona governance, creando legami e non dipendenze”. Citazione a parte per l’informazione per cui, il prossimo anno, sarà dedicata una legge ad hoc che garantirà “una protezione dei lavoratori e la libertà dei media”.