Federico Bernardeschi, gioiellino ex-Fiorentina ed ora tesserato della Juventus è tornato a Carrara, dove è nato il 16 febbraio del 1994 per inaugurare il primo club bianconero della città a lui dedicato. Visibilmente emozionato, il numero 33 juventino ha parlato anche della Nazionale, auspicando maggiore spazio per i giovani: “Bisogna farla tornare al posto che merita, dando spazio ai giovani”.
Ma la situazione, per i talenti nostrani, non è delle più rosee, soprattutto in un campionato come la Serie A dove la maggioranza dei calciatori è di origine straniera. E questo nonostante le regole imposte dalla Lega: le normative della Federcalcio parlano chiaro, imponendo ad ogni squadra del massimo campionato un numero limite di 25 tesserati per compagine.
Fra questi 25 atleti, almeno 4 devono essere cresciuti nel vivaio del club: questi giocatori devono essere almeno da tre anni tesserati per la medesima società ed in età compresa fra i 15 ed i 21 anni. A questi 4 se ne affiancano altrettanti, che devono provenire da un vivaio nazionale: non hanno bisogno cioè di una militanza triennale nel club, l’importante è che siano giovani che hanno giocato per almeno tre anni in un vivaio di una squadra italiana.
Ma non tutti i team seguono ed approvano quanto deliberato: se infatti il Cagliari, il Benevento e l’Atalanta sono le squadre più virtuose, la Roma è ultima in questa classifica. Il tricolore nello spogliatoio giallorosso viene infatti ufficialmente rappresentato solo dal capitano Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi, Lorenzo Pellegrini e Stephan El Shaarawy. Una maglia nera, più che giallorossa. Incredibilmente però, la squadra allenata da Eusebio Di Francesco vanta uno dei migliori vivai d’Italia: lo riferisce il CIES, istituto elvetico di analisi calcistica, che nella sua classifica sui vivai più produttivi sorprende per i dati presentati.
Risulta infatti l’Ajax la squadra che ha prodotto più calciatori professionisti dal suo vivaio giovanile, ben 71: sul podio insieme agli olandesi, i croati della Dinamo Zagabria (67) ed i serbi del Partizan Belgrado (61). Quarto il Real Madrid (58) ed 11esimo il Barcellona (50). L’unica italiana in classifica, al 39° posto con Bayern Monaco e Basilea, è l’Inter. Se invece la lista viene raffinata, inserendo solamente i dati provenienti dalle 5 squadre più importanti dei 31 campionati analizzati dal CIES, le notizie per i nostri settori giovanili migliorano: se sul podio la sorpresa è il Lione al terzo posto con 31 top player usciti dai suoi vivai (alle spalle del Real Madrid capolista e dal Barcellona, con 41 e 34 calciatori), l’Inter sale alla posizione numero 6, il Milan alla 8 e la Roma alla 14. Trentesimo gradino per l’Atalanta e 42mo per la Fiorentina, mentre la Lazio si pone al 49mo posto.