SAALBACH – A Saalbach, in Austria, il freddo si fa sentire. La neve non manca. Eppure, sulle piste da sci, al passaggio di Federica Brignone tutto si scioglie. La freccia azzurra infiamma il traguardo del gigante conquistando l’oro con 90 centesimi di distacco dalla seconda classificata, la neozelandese Alice Robinson.
Sul suo casco e sui guanti c’è la vera essenza dell’animo sportivo della valdostana: una tigre serigrafata che riesce a conquistare il posto più ambito del podio. Brignone porta a casa il miglior tempo in entrambe le manche del mondiale nonostante i suoi 34 anni, che la rendono la concorrente più “anziana” della competizione a salire sul gradino più alto del podio.
![](https://www.lumsanews.it/wp-content/uploads/2025/02/tigre-567x368.jpg)
Brignone dorata è la gioia italiana
Un vero e proprio sogno, come dichiara la prima classificata poco dopo aver staccato gli sci dagli scarponi. Una sinergia mente-corpo che ha accompagnato la danza sulla neve della campionessa: “Anche oggi ho una conferma di avere gambe e testa giuste: ho fatto metà manche in apnea, ma sono riuscita a spingere fino in fondo”.
Delusione per le altre italiane
La pista “Cristallo di neve” gela le speranza di molte atlete. L’Italjet femminile non ha nessun’altra sciatrice in classifica. Sono state disattese le speranze riposte su Sofia Goggia, che finisce fuori durante la prima manche. La campionessa bergamasca non nasconde la delusione: “Finisco in situazioni tragicomiche che sono inspiegabili, che capitano solo a me. Dovrò lavorarci ma è chiaro che butto via troppe gare, nelle quali invece potrei fare benissimo”. Finisce fuori pista anche Marta Bassino.
Anche una sciatrice esperta come l’americana Mikaela Shiffrin fa un passo indietro in seguito a una caduta durante il gigante di Kellington a novembre: “Non ci sono ancora. È stato straziante fare i conti con quanta paura ho in una disciplina che ho amato tanto solo due mesi fa”.