Una passeggiata tra gli scavi di Pompei, oppure una lezione di restauro dal ponteggio delle Sibille di Raffaello. Il tutto, stando comodamente seduti davanti a un monitor. Anche il ministero dei Beni culturali e del Turismo aderisce a “L’Italia Chiamò” , la maratona web solidale in onda dalle 6 alle 24 di venerdì 13 marzo con una diretta sul suo canale YouTube. Un modo per “andare” dove non si è fatto in tempo ad andare, per esempio alla grande mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale, che dopo la chiusura imposta delle disposizioni anti contagio è stata “messa al buio”, come spiega il presidente delle Scuderie Mario De Simoni, per risparmiare esposizione alla luce ai tanti preziosi disegni e tante tele del genio urbinate, nella speranza che dopo il 3 aprile i visitatori possano tornare ad ammirarli.
Promossa dalle maggiori associazioni culturali e della comunicazione, la maratona ha come obiettivo raccogliere fondi per sostenere lo sforzo dei medici, degli infermieri e di tutti gli addetti del sistema sanitario nazionale, oltre che per la creazione di nuove postazioni presso i reparti di terapia intensiva. Grazie alla collaborazione di tutte le compagnie telefoniche, sarà possibile inviare un sms o, in alternativa, effettuare un versamento su un conto corrente messo a disposizione dalla Protezione Civile.
Esponenti del mondo della cultura, della scienza, dell’economia, dell’innovazione saranno protagonisti della live di 18 ore. Voci e volti noti della radio e della tv insieme ad attori, scrittori, cantanti, scienziati. Tutti uniti su YouTube per raccontare al mondo come reagisce l’Italia davanti all’emergenza Coronavirus.
Oltre agli eventi culturali, verranno raccontate le storie di chi sta tenendo aperte le scuole attraverso la tecnologia, assicurando a migliaia di ragazzi la continuità didattica. Si parlerà degli imprenditori che con lo “smart working” (il lavoro da casa) stanno reinventando le proprie aziende per continuare ad essere le protagoniste del tessuto produttivo del nostro Paese. Il tutto senza dimenticare la necessità di ascoltare le indicazioni per contenere il contagio: perché “rimanere in casa” non sia visto come tempo sprecato ma come un’occasione per fare qualcosa di utile, oltre che per arricchire la propria cultura.