MILANO – È accusata di “plurime condotte di falso in bilancio”. Per un periodo che va dal 2016 al 2023. Oltre che della “commissione di altrettanti illeciti amministrativi”. La ministra del Turismo Daniela Santanché ha letto, nelle scorse ore, le motivazioni della sentenza con cui, quattro giorni fa, la giudice di Milano Anna Magelli ha accolto le richieste di patteggiamento di Visibilia Editore Spa e Visibilia Editrice srl.
Nel testo del provvedimento si legge che i responsabili delle società, agendo “in periodi diversi”, ma con un “medesimo piano illecito”, hanno approvato bilanci “in contrasto con le regole contabili”. Per la giudice Magelli, nascondendo le “ingenti perdite effettive”, pur di mantenere in piedi il gruppo Visibilia, in realtà, non sarebbe stato “conseguito un profitto di rilevante entità”, ma si sarebbe solo aggravata la “condizione economica” del gruppo, tanto da rendere necessarie “periodiche ricapitalizzazioni” fino a uno stato di crisi conclamato.
È il primo atto di un giudice su una vicenda che rischia di terremotare gli equilibri di forze su cui si regge il governo di Giorgia Meloni. La premier, di ritorno da Washington, dove ha partecipato al giuramento del presidente Usa Donald Trump, ora ha un’altra grana da affrontare. Intanto, ieri, il Movimento 5 Stelle ha depositato una nuova mozione di sfiducia contro Santanché.