È l’anti-Europa che si incontra. Del vecchio continente contestano i valori morali, le scelte politiche e la stessa natura democratica. Si tratta dell’anti-Europa dei populisti, coalizzata nel cosiddetto Gruppo di Visegrad che comprende Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Oggi a Budapest si svolgerà la riunione dei ministri degli esteri allargata anche ai rappresentanti dei paesi dei Balcani occidentali. Come si legge in una nota della stampa locale. Da tempo i governi di questi quattro Paesi si riuniscono e si consultano separatamente non solo e non tanto per difendere i propri legittimi interessi, ma per cercare di sovvertire le basi stesse su cui è stata costruita e si sta costruendo l’Unione europea.
Oggi i capi della diplomazia del Gruppo di Visegrad si incontreranno in un vertice allargato anche ai loro omologhi di Bulgaria, Bosnia Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Romania, Estonia e Slovenia. L’incontro è organizzato sotto la presidenza ungherese del gruppo di Visegrad. Al centro dei colloqui, il tema dell’allargamento Ue per i paesi dei Balcani occidentali, e l’integrazione euro-atlantica, anche alla luce della prossima presidenza bulgara del Consiglio Ue. Durante la riunione si discuterà anche delle azioni concrete che i singoli paesi dovranno intraprendere per poter procedere al processo di integrazione europea