Il Coronavirus continua a diffondersi in Italia e, stando agli ultimi dati del Ministero della Salute, i casi totali adesso sono 27.980. I positivi sono attualmente 23.073, di cui 2.749 guariti, 2.158 morti, 11.025 ricoverati con lievi sintomi, 10.197 in isolamento domiciliare e 1.851 in terapia intensiva. Aumentano del 10,7% rispetto a ieri i pazienti con gravi crisi polmonari che hanno bisogno di ventilatori artificiali per respirare.
Il governo corre ai ripari e mette on line il nuovo modello che i cittadini devono utilizzare per le autodichiarazioni. All’interno c’è una nuova voce con la quale si deve dichiarare di non star violando la parte di decreto che prevede il “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena oppure risultati positivi al virus”.
Negli ospedali aumenta il rischio di contagio anche per i medici. L’Organizzazione mondiale della sanità ha invitato l’Italia a sottoporre al tampone a tutti i sanitari – anche se asintomatici – che hanno avuto contatti “a rischio”. “È un argomento che va sicuramente affrontato”, sottolinea all’Ansa Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. “Fare più test ai medici – aggiunge – può essere utile, ma bisogna mettere in campo una strategia e considerare anche gli aspetti di fattibilità”.
Tamponi a tappeto anche per il governatore del Veneto Luca Zaia, che a Radio Anch’io ha annunciato di voler andare “col camper a fare il test a tutti”. ”Le persone positive asintomatiche devono essere individuate – ha proseguito – perché se vanno in giro contagiano altre persone anche senza saperlo. Noi siamo in grado di fare 20-25 mila tamponi al giorno e avere il risultato in quattro ore”. Infatti, secondo un rapporto pubblicato sulla rivista Science, per ogni caso confermato di Covid-19 “ci possono essere molto plausibilmente altri 5-10 casi che girano non individuati”. Lo studio, condotto da scienziati dell’Imperial College di Londra e coordinato da epidemiologi della Columbia University a New York , mostra come questi casi abbiano in genere sintomi più leggeri e siano meno contagiosi, risultando però nel complesso responsabili di quasi l’80% di tutti i nuovi casi di infezione.
Preoccupazione del governo anche per gli italiani da rimpatriare. “Garantiremo ai nostri connazionali di rientrare”, ha affermato la ministra dei Trasporti Paola De Micheli. “Ma ci assicureremo – ha aggiunto – che chi entra in Italia ed è stato in paesi dove non sono state prese le misure di contenimento venga messo nelle condizioni di sicurezza”.
Intanto, nella notte sono arrivate nelle Marche 300 mila mascherine. Per il governatore Ceriscioli si tratta di”un passo importante che ci aiuta a gestire meglio l’emergenza”. Nel dettaglio si tratta di 150 mila Ffp2 e 150 mila mascherine chirurgiche.