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Violenza a Roma, ieri tre agguati mortali nella Capitale e in provincia

di Domenico Mussolino29 Maggio 2013
29 Maggio 2013

Tre delitti ieri fra Roma e provincia. Alle 6.50 di mattina nel quartiere Collatino è stato ucciso un pensionato di 62 anni, incensurato, con una revolverata in fronte. Alle 18.50 un uomo di 40 anni è stato assassinato nel giardino di casa a Focene, nel comune di Fiumicino. Alle 19.45 ad Anzio colpi di pistola contro un’auto: un morto ed un ferito grave. Episodi diversi e slegati fra loro e l’allarme torna alto nella Capitale.
L’omicidio al Collatino. Claudio D’Andria è stato freddato mentre tornava a casa dopo aver portato a spasso i cani. Per gli investigatori della Squadra mobile si tratta di un omicidio premeditato. Gli esecutori conoscevano bene le abitudini della vittima e l’hanno aspettato sotto la sua abitazione di viale Morandi. È stato esploso un solo colpo, alla testa, e l’unica traccia ritrovata dagli inquirenti è il bossolo di un proiettile calibro 7,65. Ad avvisare le forze dell’ordine è stata una poliziotta della stradale che abita nello stesso palazzo di D’Andria, dopo che ha sentito lo sparo ed il guaito dei due cani viky e frida che si sono accasciati sul cadavere del loro padrone.
Ora si indaga a tutto campo. Il movente potrebbe essere legato ad una storia di droga in cui D’Andria, ex custode dell’ufficio comunale del municipio di zona, è stato coinvolto nel 2004.
L’agguato a Focene. Ucciso sotto gli occhi del figlio. Giampiero Rasseni ha aperto il cancello di casa al suo assassino che gli aveva citofonato. Nel giardino della villetta di via delle Pattelle l’uomo ha accolto il killer in sandali, calzoncini e maglietta. Mentre il bambino giocava con una moto elettrica, è arrivato lo sparo, con una pistola probabilmente di piccolo calibro. Il piccolo ha visto il padre crollare a terra, con il sangue che scivolava sulla fronte. Ed ha iniziato ad urlare. L’assassino intanto è fuggito con uno scooter sul quale lo aspettava un complice. Ad avvertire la polizia è stato un vicino che ha sentito il colpo di pistola.
Rasseni viveva a Focene ma lavorava a Roma, nel quartiere San Paolo, contitolare di un negozio assieme alla sorella. Gli esperti della scientifica hanno recuperato l’impronta digitale lasciata dall’omicida sul pulsante del citofono. Per le indagini potrebbero essere utili anche alcune videocamere di sorveglianza delle villette vicine. Difficile rintracciare una pista partendo dai precedenti: l’uomo era stato segnalato come assuntore di stupefacenti, accusato di piccoli reati contro il patrimonio e di guida senza patente.
Sparatoria ad Anzio. Si tratterebbe di un regolamento di conti finito male invece l’episodio di Anzio. Un ragazzo di 23 anni residente a Nettuno, Daniele Righini, è morto, mentre il suo amico Massimiliano Cencioni, 22 anni, è ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno per le ferite all’addome. Il colpevole sarebbe un ventenne, Matteo Vernile, ora ricercato dalla polizia. Le due vittime si erano recate a casa del sospettato, nel quartiere Europa. Hanno suonato il clacson ed il ragazzo è uscito dalla sua abitazione, dove si trovava agli arresti domiciliari per aver commesso dei furti. Non si sa che cosa abbia causato la reazione, forse una lite: Vernile ha estratto una calibro38 a tamburo ed ha sparato quattro colpi, uno a vuoto, uno per uccidere Righini e due che hanno raggiunto Cencioni, subito operato d’urgenza. A dare l’allarme sono stati i residenti di un condominio che si affaccia sul lungomare. L’omicida è fuggito facendo perdere le proprie tracce.

Domenico Mussolino

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