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Via dal Campidoglio le bottiglie di minerale. Si berrà solo “l’acqua del sindaco”, quella dei rubinetti

di Fabio Grazzini10 Luglio 2013
10 Luglio 2013

Dopo la rinuncia all’auto-blu e la proposta di pedonalizzare i fori imperiali, per il sindaco di Roma, Ignazio Marino, è arrivato il momento di rivoluzionare anche il rapporto della Giunta comunale con l’acqua. D’ora in poi infatti durante le sedute in Campidoglio, non si berrà più quella in bottiglietta ma solo quella di rubinetto.

L’idea di Marino. «Ho deciso che da oggi per me e per la giunta l’acqua sarà solo in brocca. Così il sindaco berrà “l’acqua del sindaco” o meglio l’acqua di Roma. Buona anche perché pubblica». Questo è quanto ha scritto su Facebook il primo cittadino della Capitale pubblicando una foto che lo ritrae al lavoro nel suo studio con accanto un bicchiere e una caraffa colmi d’acqua pubblica.
Rifacendosi alla risoluzione presa in passato da deputati e senatori 5 Stelle di bere solo acqua pubblica in Parlamento, Marino ha quindi deciso di dare un segnale importante sia per quanto riguarda la spending review che il rispetto dell’ambiente. Un scelta ben organizzata che tiene conto anche della chiusura del bar di Palazzo Senatorio il sabato e la domenica: il fine settimana infatti, nell’impossibilità di riempire lì le bottigliette d’acqua, Marino ha proposto di rabboccarle direttamente alla fonte dell’Acqua Marcia, che scorre proprio sotto il Campidoglio.
L’acqua pubblica in Comune risulta poi essere una mossa strategica anche sul piano dell’immagine, associando quella del primo cittadino all’austerità. Un rigore che sempre più sembra informare il lavoro di Marino. Basti solo pensare ad esempio all’effetto provocato sull’opinione pubblica dalla sua rinuncia alla sedia d’onore riservata al sindaco dentro la Saladelle Bandiere – seggiola più alta e imponente delle altre – a favore di una di una normale poltrona posta allo stesso identico livello di quelle degli altri componenti della Giunta.

Il commento del Vice-sindaco e la futura pedonalizzazione. Entusiasta dell’iniziativa anche il vice-sindaco Luigi Nieri, che su Facebook spiega: «In questi primi giorni di attività stiamo mandando dei piccoli ma, speriamo, significativi segnali di indirizzo della nuova amministrazione capitolina. Nell’ottica del risparmio e del rispetto dell’ambiente – prosegue Nieri – abbiamo deciso di non utilizzare più l’acqua in bottiglia durante incontri e riunioni istituzionali. Berremo e offriremo solo acqua di Roma originale e purissima in caraffa. Già da assessore al Bilancio regionale – puntualizza il vice-sindaco – mi ero occupato della questione, anche aumentando, attraverso un’apposita legge regionale, i canoni di concessione per le acque minerali imbottigliate nel Lazio, fino a quel momento davvero ridicoli e facilitatori di notevoli guadagni per gli imprenditori del settore».
Sempre sul più famoso social network, Marino è poi tornato a parlare della pedonalizzazione dei Fori, invitando i cittadini a partecipare alla sua organizzazione attraverso osservazioni, commenti e opinioni da inviare alla mail forimperiali@agenziamobilita.roma.it: «Sta per partire una campagna d’ascolto per discutere insieme di quello che non è solo un progetto di modifica della viabilità ma il primo passo verso la rinascita di Roma».

 

Fabio Grazzini

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