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Vertice Pd-M5S: un incontro positivo sulla nuova legge elettorale

di Corinna Spirito26 Giugno 2014
26 Giugno 2014

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Dopo l’incontro in diretta streaming di febbraio tra Renzi e Grillo, forse in pochi pensavano che esponenti del Pd e del M5s si sarebbero di nuovo incontrati faccia a faccia davanti al pubblico web. Così, però, è stato. Ieri il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, si è confrontato proprio, in diretta streaming, con la delegazione del Movimento 5 Stelle sulla questione della riforma elettorale. Il M5S ha infatti presentato in Parlamento una propria proposta, battezzata Democratellum, “frutto di un intenso lavoro in rete tra i cittadini, primo esempio al mondo di legge elettorale partecipata”, come si legge sul blog di Beppe Grillo, e ha richiesto un incontro con il premier Renzi per dimostrargli la volontà di un confronto con altri partiti in favore dei cittadini. “La nostra non è una proposta a scatola chiusa, vogliamo sentire cosa ne pensate”: ha spiegato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ai deputati Pd presenti.

Anche il premier, dal canto suo, si è dimostrato propenso a trovare un punto di incontro sulla legge elettorale, dichiarando infatti: “Le regole si scrivono insieme e lo diciamo fin dal primo momento”. Matteo Renzi ritiene che il punto più importante da chiarire nella nuova riforma elettorale sia che il vincitore riesca a governare e il premier ritiene che, per come è attualmente formulato, il Democratellum non sia in grado di farlo. “Abbiamo fatto una simulazione con il vostro sistema sul risultato delle europee e il Pd anche con il 40% non avrebbe i numeri per governare.”: ha spiegato il premier proponendo ai deputati pentastellati di prendere in considerazione l’ipotesi di introdurre il ballottaggio per consentire la certezza della vittoria.  Renzi ha poi chiesto al Movimento di Grillo di ragionare su alcuni punti che a lui stanno molto a cuore prima del prossimo incontro, come la regola ferrea che le alleanze debbano essere palesate prima delle elezioni, per evitare i cosiddetti inciuci e le grandi intese, o ancora l’idea di rimpicciolire i collegi e quella di affidare il giudizio sulla riforma alla Corte Costituzionale.

L’incontro, durato meno di un’ora, si è chiuso con un’apertura reciproca e si è dimostrato positivo per tutti. “Beppe si è detto molto soddisfatto di come è andato l’incontro, come del resto lo siamo tutti noi” ha fatto sapere in seguito il deputato M5S Danilo Toninelli, che ieri ha partecipato al tavolo con il Pd. Mentre Di Maio è convinto che, anche prendendo in considerazione i rallentamenti dovuti alle modifiche suggerite dalle altre forze politiche, il testo possa essere pronto in 100 giorni e diventare legge di Stato. Ora non resta che ragionare, da ambo le parti, sulle proposte fatte, in vista del nuovo appuntamento, che sarà fissato tra oggi e domani.

Corinna Spirito

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