ROMA – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, annuncia una nuova stretta fiscale. “Nessun aumento di tasse, ma ci sarà una chiamata di contribuzione per tutti” perché la prossima legge di bilancio del governo Meloni “conterrà diversi sacrifici”. Non solo per le banche e la Pubblica amministrazione, coinvolti anche “privati e aziende”. In un’intervista rilasciata a Bloomberg, il titolare del Mef ha parlato di conti pubblici e dei numeri della prossima legge di bilancio. Ma le sue parole hanno già avuto un effetto concreto: quello di far sbandare la Borsa di Milano, che ha chiuso in negativo a -1,5%. Il risultato peggiore registrato in Europa.
Gli operatori finanziari, infatti, temono l’intenzione di tassare i profitti di “società piccole medie e grandi” ma non gli extraprofitti. Su questo tema il ministro Giorgetti ha precisato che non si verificherà la “replica della discussione sugli extraprofitti” dello scorso anno. Non ci sarà un contributo volontario da chiedere alle banche come forma lieve di tassazione, ma sarà fondamentale seguire in tal senso l’articolo 53 della Costituzione secondo cui “ciascuno è chiamato a contribuire secondo le proprie possibilità”. Il ministro ha poi ha spiegato che “Stiamo per approvare la prossima legge di bilancio, è uno sforzo che tutto il sistema Paese deve fare, siamo chiamati a essere produttivi e performanti”, ribadendo come ciò che il governo farà e sta già facendo è “controllare che tutti facciano la propria parte”.
Malumori e perplessità che si sono registrati nella maggioranza dopo le parole del ministro al portale d’informazione statunitense. Un’intervista che ha sorpreso anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il tempismo, i modi e il contenuto del colloquio. Tante le possibili domande sui riferimenti ai “sacrifici” e al tema delle “entrate”. Non solo, l’intervento è andato in onda durante l’apertura delle Borse e mentre sono in corso diverse trattative con il settore bancario e la comunità finanziaria sulla gestazione della nuova manovra.