“L’Anev (Associazione Nazionale energia del Vento) è l’associazione di protezione ambientale che vede riunite oltre 120 aziende rappresentanti il comparto eolico nazionale in Italia e all’estero”. Così Davide Astiaso Garcia, Segretario Generale dell’associazione, ha esordito cercando di spiegare gli intenti del suo lavoro e i vantaggi dell’eolico.
Qual è l’obiettivo di Anev?
“Tra gli scopi dell’Associazione c’è quello di concorrere alla promozione e utilizzazione della fonte eolica in un rapporto equilibrato tra insediamenti e natura, nonché quello di promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico finalizzato all’utilizzo della risorsa vento e all’uso razionale dell’energia, oltre che alla diffusione di una corretta informazione basata su dati reali”.
Perché l’eolico, che vantaggi dà rispetto agli altri tipi di energia?
“L’eolico è una delle tecnologie che permette la produzione di energia elettrica ad un prezzo più basso e ha notevoli vantaggi ambientali non emettendo gas climalteranti che causano gravi problematiche economiche, sociali, paesaggistiche, connesse alla crisi climatica in corso. Inoltre l’eolico ci permette di produrre energia nel nostro Paese, senza dover acquistare combustibili fossili da Paesi terzi”.
Perché in Sardegna?
“Ogni territorio deve utilizzare le fonti di energia di cui dispone, partendo ovviamente da quelle rinnovabili. La risorsa vento non è disponibile in modo omogeneo in tutto il territorio nazionale; ci sono regioni, come la Sardegna, più dotate di questa risorsa, è hanno quindi la fortuna di avere una risorsa disponibile che permette di produrre l’energia di cui si ha bisogno, di aumentare i posti di lavoro green, e di abbassare il costo dell’energia”.
Pensa che i vantaggi derivanti dalla produzione di energia tramite eolico siano superiori alle preoccupazioni avanzate da parte della popolazione sarda?
“I vantaggi sono sicuramente superiori, anche perché gli impatti sia ambientali che paesaggistici di ogni possibile impianto devono per legge essere accuratamente valutati da enti preposti in modo da autorizzare solamente gli impianti che non comportano significativi impatti sul territorio. Spesso sull’eolico girano notizie false, infondate e tendenziose che allertano inutilmente i cittadini che le recepiscono. L’Anev sta svolgendo una campagna social di sensibilizzazione contro le fake news sull’eolico, chiamata In Vento Veritas, cercando di fornire ai cittadini italiani informazioni corrette e basate su dati scientifici”.
Le strutture flottanti possono essere considerate una soluzione per l’impatto visivo? Se sì quali sarebbero i vantaggi o gli svantaggi rispetto alle strutture tradizionali?
“L’eolico offshore galleggiante sicuramente riduce l’impatto visivo della tecnologia, in quanto permette installazioni in acque più profonde e quindi a molte miglia dalla costa. È una tecnologia che ha grandi potenzialità di sviluppo. Chiaramente però, essendo una tecnologia meno matura dell’eolico onshore, ha dei costi di produzione maggiori”.
Che previsioni o speranze ha Anev per il futuro nella regione e del Paese?
“La transizione energetica è una delle principali sfide del nostro tempo e non possiamo permetterci di rallentarne il corso a discapito dell’ambiente, delle generazioni future, e anche della nostra economia. Anev si augura quindi che l’Italia e la Sardegna abbiano la lungimiranza e il coraggio di prendere le decisioni migliori per il bene della collettività, iniziando dal lavorare fattivamente per superare le criticità normative e burocratiche che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nazionali e di ogni singola regione presi dal nostro Paese davanti all’Europa”.
