“Sostenere sforzi diplomatici che portino a nuove elezioni presidenziali”. E’ questo il passaggio principale della mozione di maggioranza sul Venezuela che è stata presentata questa mattina alla Camera dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.
“Il governo è preoccupato per l’emergenza umanitaria e sta operando per fornire soluzioni non conflittuali – spiega il ministro – e questo esecutivo considera inaccettabile e condanna fermamente ogni tipo di violenza e si esprime a favore di una soluzione pacifica”. “Riteniamo che le scorse elezioni presidenziali non attribuiscono legittimità democratica a chi ne è uscito vincitore, cioè Nicolas Maduro”, precisa Moavero. “Secondo il governo – continua il ministro – la situazione è complessa, bisogna prevenire nuove violenze ed è importante favorire il dialogo, se possibile la riconciliazione nazionale”. “Nuove elezioni presidenziali restano quindi per noi la via per una soluzione”, conclude il ministro degli Esteri, sottolineando che “restano valide le elezioni dell’Assemblea nazionale tenute successivamente”.
La comunicazione ufficiale del ministro mette fine a un’eco di polemiche e veti incrociati dei due contraenti di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi si erano fronteggiati su questo tema. La forza politica guidata da Matteo Salvini si era infatti schierata da subito con Juan Guaidò, avversando la linea movimentista che in passato si era espressa a favore di Nicolas Maduro, alla guida del paese sudamericano da sei anni.
La mediazione di Moavero Milanesi, che raccoglie anche le preoccupazioni già espresse dal Presidente della Repubblica, sembra aver avuto la meglio.