NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEsteri Il Venezuela sull’orlo del fallimento

Il Venezuela sta per fallire
deve pagare 200 milioni
per S&P è default selettivo

Inflazione tra il 700% e il 1100% annuo

Il governo dà la colpa a sanzioni Usa

di Giulia Turco14 Novembre 2017
14 Novembre 2017

epa06090449 A handout photo made available by Miraflores Press shows the President of Venezuela Nicolas Maduro speaking during a government event in Caracas, Venezuela, 15 July 2017. Maduro stated that the referendum that the opposition will carry out on 16 July is an 'internal consultation' between the parties of 'the right', during a televised speech in which he called on the citizens of Venezuela to participate in the upcoming dry run for the Constituent Assembly election. EPA/MIRAFLORES PRESS HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Lo Stato del Venezuela è sull’orlo di un vero collasso finanziario. A renderlo noto è l’agenzia di rating Standard&Poor’s, che ha dichiarato il Paese in “default selettivo” per una cifra da 200 milioni di dollari di bound che non è stato in grado di ripagare.

Ieri a Caracas il governo ha convocato un incontro con i creditori privati in merito al rimborso di 60 miliardi di dollari, che si è concluso dopo soli trenta minuti, con un nulla di fatto. Vano, dunque, il tentativo del presidente Nicolas Maduro di trovare un accordo con i creditori, nonostante avesse annunciato di voler procedere a una “ristrutturazione del debito estero e di tutti i pagamenti che deve effettuare”.

“Abbiamo abbassato il rating di due livelli a ‘D’ e tagliato il rating a lungo termine a ‘SD’ (default selettivo), ha dichiarato S&P’s, aggiungendo di aver atteso un mese prima di intervenire con tale misura. Poche speranze di rialzarsi dunque per il Paese sudamericano, con un Pil in caduta libera ormai da anni e un’inflazione che oscilla tra il 700% e il 1.100% annuo. Un peso per la popolazione, su cui grava maggiormente la scarsità di beni di prima necessità.

Il vicepresidente Tareck El Aissami ha tentato di giustificare le difficoltà del Paese puntando il dito contro gli Stati Uniti, responsabili, a suo dire, dei ritardi nel pagamento da parte di Caracas. Gli investitori americani infatti, sono stati tagliati fuori dal mercato del debito, facendo mancare un importante supporto a Caracas, che vende negli States circa un terzo del suo petrolio.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig