Torna la paura a Venezia dove peggiora la previsione di marea per stamani. La stima di acqua alta è stata rivista al rialzo dai 150 centimetri precedenti a 160 cm sul medio mare. Si tratta di una marea da codice rosso, che si somma ai picchi eccezionali già registrati in questi ultimi giorni. Piazza San Marco è già abbondantemente allagata e per questo il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ne ha disposto la chiusura.
#AcquaAlta ⚠️ Ho dato dispisizione di chiudere Piazza San Marco
⚠️San Marco Square is closed pic.twitter.com/ppt0OdpO4t— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) November 15, 2019
La diretta
09.55: Piazza San Marco viene dichiarata chiusa.
10.35: Sospeso il servizio di vaporetti sul Canal Grande. Il Comune di Venezia lo ha annunciato su Twitter: “Visto l’innalzarsi della marea sono stati sospesi i collegamenti del servizio pubblico in Canal Grande”.
10.25: Sale l’acqua alta, in attesa del picco previsto per le 11. Alle 10.25 la marea era già a quota 145 centimetri a Punta della Dogana. Nell’aggiornamento del comune, via Twitter, si raccomanda «la massima attenzione».
11.09: Con la marea arrivata 152 cm è stata sospesa la circolazione dei vaporetti in tutta Venezia. Il sindaco Brugnaro e il governatore Luca Zaia stanno effettuando un sopralluogo nelle zone più allagate, quelle attorno a piazza San Marco. Ma tutta la città è di fatto allagata, con i turisti chiusi negli alberghi e i negozianti che tentano di limitare i danni.
11.10: La marea continua a salire, ha già superato l’altezza di un metro e 52 sul medio mare. L’area centrale della città è semideserta, allagata per il 70%.
11.30: La marea ha raggiunto alle 11.26 una livello massimo di 154 alla Punta della Salute e ora, rileva l’Ufficio Meteo del Comune di Venezia, sta scendendo lentamente. Alto il valore anche a Burano dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a Chioggia con 146.
11.32: Il sindaco Luigi Brugnaro “è stato nominato commissario per l’emergenza e con lui ho fatto un sopralluogo a Venezia. La situazione è complessa ma lo Stato c’è e il Governo è pronto a fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa preziosa”. Così ha scritto in un tweet il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca.
12.02: Anche il Palazzo Ducale di Venezia è stato chiuso a causa dell’acqua alta eccezionale che sta nuovamente interessando la città. Lo rende noto la Fondazione Civici musei.
12.14: È stato aperto un conto corrente per le donazioni dall’Italia e dall’estero. Lo ha annunciato Luigi Brugnaro: “Venezia è stata colpita da un’alta marea eccezionale, la seconda più elevata nella storia, – spiega Brugnaro – che ha procurato danni ingentissimi alla Città, ai residenti e alle attività economiche. Edifici pubblici, rive e fondamenta, la Basilica di San Marco e tutto il patrimonio storico-artistico, musei, scuole, le isole, le abitazioni, i negozi e le attività artigianali sono stati devastati dall’acqua alta e dalla furia del vento”.
Le misure del governo
Dall’esecutivo arriveranno 20 milioni di euro per l’emergenza. “La prima fase di intervento – dice Conte – ci consentirà di indennizzare i privati e gli esercenti commerciali sino a un limite per i primi di 5 mila euro e per i secondi di 20 mila euro». Soldi che «potranno arrivare subito”. “Poi – aggiunge – per chi ha danni più consistenti ovviamente li quantificheremo con più calma e dietro istruttoria tecnica potranno essere liquidati”. Intanto, con il “fantasma” del Mose che incombe sulla città, arriva anche la nomina della supercommissaria chiamata a seguire i lavori, il rispetto dei tempi e la regolarità: è Elisabetta Spitz, architetta e urbanista che conosce bene Venezia avendo presieduto dal 1992 al 1999 il consorzio di progettazione della salvaguardia delle aree abitate della città.
Cosa è successo a Venezia
Tutto è cominciato lo scorso martedì 12 novembre. Prima 145, poi 160, 175 e ancora più su. Il livello massimo sul sito del Comune indicava 187 centimetri alle 22.50 a Punta della Salute. A gonfiare la marea è stato il vento di scirocco, con raffiche fino a 100 km/h. Anche le parti più alte della città sono state invase. La gente è attonita. Quella di martedì è stata tra le acque alte più elevate di sempre, la seconda dopo quella del 1966. Un anziano di 78 anni è morto a Pellestrina, fulminato da un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Un altro è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione, sempre a Pellestrina, probabilmente stroncato da un malore.
L’allerta nel paese
Il maltempo non colpisce solo Venezia. Le scuole resteranno chiuse anche in alcuni comuni della Toscana (zone di Grosseto e Livorno), a causa dell’allerta meteo arancione che durerà fino alle 18. Allerta rossa in alcuni settori del Veneto e arancione in Alto Adige, su parte del Friuli Venezia Giulia e su gran parte dei territori di Veneto, Liguria e Toscana. Allerta gialla invece su Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria, Molise, su gran parte dell’Emilia-Romagna, su parte della Lombardia e sui settori rimanenti di Friuli Venezia Giulia, Toscana, Veneto e Liguria. Nuovi vortici ciclonici interesseranno l’Italia nelle prossime ore e il maltempo comprometterà anche il weekend. Dopo i i venti di burrasca che hanno interessato Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Sicilia, sono attese intense piogge. Il maltempo ha colpito la Liguria con frane, smottamenti e una forte tempesta di fulmini, che a Genova ha causato numerosi blackout: anche il faro della Lanterna, simbolo della città, è stato colpito ed è al buio da giovedì sera.. Tanta paura e danni sul Tigullio, dove si è verificata una forte mareggiata. A Santa Margherita Ligure le onde hanno scavalcato la diga foranea, ancora sotto osservazione per i danni patiti nella mareggiata dell’ottobre 2018 che divorò la strada per Portofino.