«Trecento barche appartenenti a sedici classi, per un totale di mille regatanti»: questo il bilancio agonistico tracciato dall’ammiraglio di divisione Giuseppe Cavo Dragone a conclusione del 31° Trofeo dell’Accademia Navale (TAN).
L’evento 2014. Molte delle regate – organizzate dal 25 aprile al 4 maggio dalla Marina militare in collaborazione con il comune di Livorno e sette yacht club della zona, fino alla Versilia – costituivano tappa valida per il proprio campionato italiano di classe. Il TAN è però ormai molto di più: un evento atteso e di caratura internazionale, che non dimentica la solidarietà e con la partecipazione di 23 Marine estere. Tra le novità di quest’anno, il coloratissimo festival di kite surf nelle acque di Calabrone e la partecipazione degli appassionati di Instagram, divisi in quattro squadre, che hanno dato vita ad una maratona competitiva di fotografia.
Il villaggio e i velieri. Mentre in mare si esprimeva agonismo, a terra si poteva visitare il villaggio ‘Tuttovela’, allestito come ogni anno al porto mediceo, ed incontrare atleti di valore come Andrea Pendibene, recente vincitore del ‘Grand Prix’ ed in lizza per il campionato italiano della classe mini 6.50. Nonostante la presenza di molti stand commerciali ed istituzionali, i più apprezzati sono stati quelli che “giocavano in casa”: i simulatori di plancia e di volo, realizzati sia dalla Marina che dall’istituto tecnico aeronautico di Pisa ‘Leonardo da Vinci’.
Le vere attrazioni sono state però come di consueto le navi storiche ormeggiate in banchina. In particolare il Capricia e Nave Italia: la prima è un magnifico yawl del 1963, costruito per effettuare regate d’altura e donato trent’anni dopo da Gianni Agnelli alla Marina, che l’ha adibito a nave scuola per gli allievi ufficiali più promettenti. Nave Italia è invece un grande brigantino ed ha una storia più recente: costruita in Polonia nel 1993, nel 2007 è stata acquisita dalla fondazione ‘Tender to’ (costituita dalla Marina e dallo Yacht club italiano), che la utilizza, in collaborazione con varie onlus ed ospedali, per attività di recupero a favore di ragazzi portatori di gravi patologie. Nei giorni del Trofeo è stato possibile visitarla e sono state effettuate anche alcune brevi uscite in mare dimostrative.
Un evento formativo. Il TAN è anche una grande occasione formativa per i futuri ufficiali, che hanno collaborato per mesi all’organizzazione dell’evento, durante il quale si sono occupati della comunicazione e della logistica agli ordini del comandante del 5° anno, capitano di corvetta Michele Sancricca: «In sala stampa hanno lavorato 22 frequentatori dell’Accademia – ha raccontato a Lumsa News – otto dei quali costituiranno l’ossatura del team per il 2015, grazie al “trapasso nozioni” effettuato sul campo dai laureandi. Il TAN offre ai nostri ragazzi la possibilità di familiarizzare fin da giovanissimi con il mondo dei media, acquisendo competenze utili alla loro crescita personale e professionale, come prossimi ufficiali e futuri comandanti in situazioni operative».
Di Alessandro Testa