Per la prima volta apre al pubblico l’antica stazione ferroviaria del Vaticano. Ogni sabato, pellegrini e turisti, potranno accedervi per prendere un trenino che li porterà direttamente fino a Castel Gandolfo, la residenza estiva del Papa, ora diventata un museo, proprio per volere di Bergoglio. Ad inaugurare il nuovo servizio, pensato anche in vista del Giubileo straordinario della Misericordia, è stata una vecchia locomotiva a vapore della flotta della Fondazione FS Italiane. A bordo sono saliti Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Osvaldo Gianoli, direttore delle ville pontificie, e Michele Mario Elia, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane. “Le ville pontificie, per secoli inaccessibile segreta dimora estiva dei Papi di Roma – ha commentato Paolucci – dal 12 settembre sono aperte al pubblico e ci si arriva con il treno, il più popolare, il più democratico fra i mezzi di trasporto. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Santa Sede e Ferrovie dello Stato: “ Siamo felici di mettere la nostra esperienza a disposizione di questa nuova iniziativa – ha spiegato Michele Mario Elia, amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane – e siamo sicuri che questa nuova sinergia riuscirà ad attrarre numerosi turisti, italiani e stranieri, curiosi di conoscere questo nuovo, affascinante, spazio museale”.
La piccola stazione, situata all’interno dei giardini vaticani, ha più di cento anni. È collegata allo scalo di Roma San Pietro attraverso una galleria. È stata inaugurata nel 1933 ma è stata utilizzata dai Papi solo quattro volte.
Maria Lucia Panucci