La possibilità di una elevata diffusione della nuova variante Covid Omicron preoccupa l’Europa. “Stiamo ancora valutando con attenzione se fosse necessario abbiamo i piani di emergenza. Siamo pronti per il peggio anche se speriamo per il meglio. I vaccini restano lo strumento chiave” ha dichiarato nel suo intervento al Parlamento Ue Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema).
Per quanto riguarda l’efficacia dei vaccini autorizzati su Omicron, l’Ema conferma che “continueranno a garantire protezione” e insiste sulla necessità di fare i richiami per scongiurare l’indebolimento della copertura. “Ora abbiamo molti più strumenti per combattere la pandemia di quanti non ne avessimo lo scorso anno” sottolinea Cooke ribadendo che “i vaccini sono e restano lo strumento principale. Ne abbiamo autorizzati quattro e ne abbiamo altrettanti all’esame”. L’Ema sta vagliando l’ipotesi di dover adattare gli attuali sieri in uso e, nel caso in cui questa azione risulti necessaria, ha dichiarato di essere nella posizione per approvarli entro tre-quattro mesi.
Il G7 dei ministri della Salute convocato per l’emergenza ha sottolineato la necessità di “un’azione urgente” per fermare l’avanzata della variante Omicron scoperta in Sudafrica e che risulta essere “altamente trasmissibile”. Per questo motivo ogni Paese è disposto a cambiare con rapidità le proprie strategie di difesa dal virus. Ieri la Gran Bretagna ha autorizzato la somministrazione della terza dose a tutti gli adulti a soli tre mesi dal richiamo. Oggi la cancelliera Angela Merkel, il suo successore Olaf Scholz e i leader regionali dei 16 Stati tedeschi si riuniranno per valutare l’opportunità di nuove restrizioni. Intanto la Corte costituzionale federale tedesca ha respinto gli 8572 ricorsi presentati contro il lockdown parziale della scorsa primavera, che prevedeva restrizioni vincolate all’incidenza del virus tra la popolazione. Per i giudici tali misure erano compatibili con la Costituzione “nell’estremo pericolo della pandemia”.