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HomeSport Var, weekend di polemiche sul fuorigioco attivo e passivo

Le polemiche sul fuorigioco
Var decisivo in Milan-Napoli
protesta anche l'Atalanta

A bergamaschi e rossoneri manca un gol

"Vengano diffusi i dialoghi della terna"

di Antonio Contu20 Dicembre 2021
20 Dicembre 2021

Italian referee signals that a last minute equalizer scored by AC Milan is not allowed after he checked the VAR screen, during the Italian Serie A football match between AC Milan and Napoli on December 19, 2021 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)

Prima in Atalanta-Roma di sabato pomeriggio, poi nel posticipo domenicale tra Milan e Napoli: il Var (Video assistant referee) continua a far discutere e non si placano le polemiche. Nella partita di ieri l’arbitro Massa, richiamato dal Var Di Paolo, ha considerato attiva la posizione di Giroud che, trovandosi in evidente fuorigioco, ha limitato l’intervento del difensore napoletano Juan Jesus e ha quindi reso vana la marcatura di Kessie.

Diverso il caso del Gewiss Stadium di Bergamo, dove ai nerazzurri è stato annullato ugualmente un autogol di Cristante perché Palomino, trovandosi in netto fuorigioco, ha influito attivamente sulla scelta del centrocampista della Roma di intervenire e poi di depositare nella propria rete il pallone. Però in questa occasione, l’arbitro Irrati non ha consultato il Var perché Nasca, presente dietro ai monitor, non l’ha richiamato. E proprio per questa decisione entrambi rischiano una o più partite di stop. L’Aia (Associazione italiana arbitri) infatti, attraverso un delegato, ha ammesso l’errore, spiegando che Nasca avrebbe dovuto chiamare al monitor Irrati per far valutare a lui se il fuorigioco di Palomino sul tocco di Cristante fosse attivo o passivo.

L’allenatore dei bergamaschi Gianpiero Gasperini, ospite della trasmissione Sky Calcio Club, ha manifestato nuovamente il proprio disappunto per la decisione e ha detto che “se l’arbitro fosse andato a rivederlo avremmo comunque accettato la sua interpretazione. Queste registrazioni poi sembrano essere dei segreti di Stato, dovrebbero farcele ascoltare”.

Non è possibile escludere una rivoluzione in tal senso: lo scorso 15 dicembre il sedicesimo di finale di Coppa Italia tra Verona ed Empoli è entrato nella storia perché sono stati diffusi in diretta i dialoghi tra il direttore di gara e la sala Var. Gianluca Rocchi, ex arbitro e ora responsabile e designatore della Can di serie A e B, ha dichiarato che l’esperimento nei prossimi mesi verrà proposto in fase definitiva. Alle registrazioni avrà accesso diretto soltanto una cerchia ristretta di giornalisti, che saranno fisicamente presenti al Broadcasting Center di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, la casa del Var.

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