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Valentino Rossi e il ritiro
"Mi piacerebbe continuare
se sarò ancora competitivo"

Il campione di Tavullia fa chiarezza

Il suo contratto scade a fine 2018

di Marco Assab08 Novembre 2017
08 Novembre 2017

epa06294229 Italian MotoGP rider Valentino Rossi of Movistar Yamaha in action during the fourth free practice session for the 2017 Malaysia Motorcycling Grand Prix at Sepang International Circuit, Malaysia, 28 October 2017. The Malaysian Motorcycle Grand Prix 2017 will be held on 29 October. EPA/AHMAD YUSNI

Ancora un altro anno in Yamaha, ma poi? Sul proprio futuro in sella è lo stesso Valentino Rossi a fare chiarezza. Ospite a Milano di un evento organizzato dalla casa giapponese, il pluricampione del mondo ha affermato: “L’anno prossimo dopo qualche gara vedrò se sarò competitivo. Mi piacerebbe continuare”. Il contratto del fuoriclasse di Tavullia con la Yamaha scade alla fine del 2018 e, alla soglia dei 39 anni, si apre la riflessione sul prosieguo della propria carriera.

Una carriera unica, iniziata nel 1996 in sella all’Aprilia 125, con la quale vince sia il mondiale di categoria che quello della classe 250, nel 1999. Stravince poi tre mondiali nella classe regina (“500” nel 2000, “MotoGp” dal 2001) in sella alla Honda. L’amore con la Yamaha sboccia nel 2004, quando Rossi decide di mettere a tacere i suoi detrattori, che lo vedevano vincente perché in sella alla moto più forte. Eppure, su una moto ritenuta meno competitiva della Honda RC211V, Valentino vince altri due mondiali, nel 2004 e nel 2005. Fine delle discussioni.

Sempre con la Yamaha arriveranno poi i mondiali del 2008 e del 2009, l’ottavo e il nono. Manca il decimo, la ciliegina su una torta superlativa. Un traguardo che Rossi insegue da ormai 7 anni, nonostante l’età avanzi e nuovi giovani avversari (fortissimi) si impongano, da Lorenzo a Marquez. Quest’anno è stata la sorte a metterlo fuori dai giochi, con l’infortunio a tibia e perone (se le era già fratturate al Mugello nel 2010) che lo ha relegato ai margini della lotta per il mondiale.

Il 2018 dunque come anno della verità. Ma sarà sempre Rossi a decidere. L’età infatti non ha impedito ad un altro grandissimo come Max Biaggi di vincere ben due mondiali Superbike nel 2010 e 2012, rispettivamente a 39 e 41 anni. Sul campionato in corso di svolgimento e sulle proprie condizioni Rossi mostra ottimismo: “E’ bello che il mondiale si decida all’ultima gara” ha affermato, “io mi sento in forma, finalmente ho potuto lavorare a casa con una certa tranquillità e la gamba è molto migliorata”. Parole di incoraggiamento poi per Andrea Dovizioso, nonostante le sue possibilità di prevalere su Marquez siano ormai minime: “Visto che gli resta uno spiraglio Dovizioso ci proverà. Andrea viene da una stagione fantastica”.

 

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