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HomeCronaca Hotel Rigopiano, individuate 8 persone vive
Con gli scavi si riaccende la speranza

Hotel Rigopiano
ritrovate 8 persone
Madre e figlia estratte vive

Nuove squadre giunte sul posto

25 ancora dispersi

di Luisa Vittoria Amen20 Gennaio 2017
20 Gennaio 2017

Le speranze si riaccendono per i dispersi travolti dalla slavina del Rigopiano: i vigili del fuoco hanno fatto sapere che intorno alle 11 di questa mattina, otto persone sono state ritrovate vive, intrappolate sotto un solaio, tra loro ci sarebbero almeno due bambini. Una di loro, verso le 13:00 è stata estratta viva insieme alla sua mamma. In attesa di poter salvare tutti, i vigili stanno cercando di mantenere un contatto costante con loro. A madre e figlia sono stati prestati i primi soccorsi ed entrambe sono in discrete condizioni. Si trovano già in volo verso l’Ospedale di Pescara.

Al momento, si sta riunendo il Consiglio dei Ministri che dovrebbe dichiarare nelle prossime ore, l’estensione dello stato di emergenza nei territori colpiti negli ultimi giorni da queste nuove scosse di terremoto e dai danni dell’eccezionale ondata di maltempo.

“Da ieri sera stiamo lavorando in condizioni difficili nella ricerca di superstiti nella zona dell’Hotel Rigopiano. I cani spesso fiutano odori ma dobbiamo scavare per oltre 4, 5 metri prima di arrivare al terreno”. Questo il racconto di Matteo Gasparini, responsabile del Soccorso alpino della Valdossola. Si continua a scavare senza sosta tra le macerie dell’Hotel Rigopiano a Farindola sul Gran Sasso. L’hotel è stato travolto ieri da una valanga di neve e letteralmente spazzato via. La neve ha sfondato le pareti ed ha quasi interamente sommerso le stanze, risparmiando solamente l’area della piscina. I soccorritori hanno scavato per tutta la notte, ma sono stati costretti a ridurre i ritmi a causa delle condizioni meteo proibitive, e le scarse condizioni di sicurezza che hanno impedito di operare in maniera massiccia. Le squadre di rinforzo sono partite questa mattina alle 5 dalle province di Cuneo dopo che dal Coordinamento Nazionale della Protezione Civile aveva chiesto aiuto per poter dare il cambio agli uomini del CNSAS del Centro Italia”.

Fino alle 11 di questa mattina, le speranze di ritrovare qualcuno vivo erano davvero molto flebili. “In teoria anche in queste condizioni meteo molto difficili, se si sono create delle ‘sacche’ di aria dove ripararsi nell’albergo spazzato via, potrebbero sopravvivere 2 forse 3 giorni, ma è davvero difficile – dice Walter Milan del Soccorso Alpino nazionale – Oggi inizieremo a usare anche mezzi meccanici per scavare, supportati dai vigili del fuoco, ma sempre con la massima attenzione alle persone sepolte là sotto”. Per il momento i soccorritori non sono ancora in grado di fare una stima esatta dei dispersi che potrebbero essere tra i 25 e i 35.

Si è trattato di un’enorme colata di detriti. Una miccia innescata da una combinazione di fattori: la pressione della neve abbondante, dalla debolezza del terreno. E’ un fenomeno raro scatenato dalla scossa di terremoto. Il geologo Gian Gabriele Ori, dell’università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti ricostruisce così le dinamiche della slavina che ha travolto come una furia l’Hotel Rigopiano e il bosco antistante.

In queste ultime ore, i carabinieri forestali di Pescara si trovano in regione per acquisire tutti i documenti necessari allo svolgimento delle indagini della procura di Pescara in merito alla tragedia e per prelevare tutte le carte relative ai piani di emergenza e soccorso dell’area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia.

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