NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeEsteri Vaccini, scontro Austria-Ue. Berlino ferma Astrazeneca per tutti gli under 60

Vaccini, scontro Austria-Ue
Berlino ferma Astrazeneca
per tutti gli under 60

L'Oms attacca la Cina sui dati forniti

In Russia pronto un vaccino per animali

di Enrico Scoccimarro31 Marzo 2021
31 Marzo 2021

epa06268190 Austrian Foreign Minister Sebastian Kurz, the leader and top candidate of the Austrian Peoples Party (OeVP) addresses his supporters during an OeVP's election party after the Austrian Federal Elections, in Vienna, Austria, 15 October 2017. According to the Interior ministry more than six million people were eligible to vote in the elections for a new federal parliament, the Nationalrat, in Austria. EPA/CHRISTIAN BRUNA

La mossa austriaca. L’Austria mette in difficoltà l’Unione europea sui vaccini e negozia con la Russia un milione di dosi Sputnik. Vienna, infatti, sostiene di aver ricevuto e avere nel programma di consegne meno vaccini rispetto al resto d’Europa, in proporzione alla sua popolazione. Per questo minaccia di bloccare l’acquisto di 100 milioni di vaccini Pfizer destinati a tutta l’Unione nel quarto trimestre.

La decisione sulla ridistribuzione dell’intero stock deve essere presa all’unanimità. E con l’Austria ci sono anche Bulgaria, Croazia, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Tutti si dicono più penalizzati degli altri dal taglio di AstraZeneca, da 120 a 30 milioni di dosi, nel primo trimestre.

La Germania frena AstraZeneca. Intanto arrivano nuovi stop in Germania sul vaccino AstraZeneca, sospeso da oggi per gli under 60, dopo nuovi casi di trombosi celebrale. Il rarissimo e ancora da dimostrare effetto collaterale comparirà ora nel bugiardino del vaccino, che cambia il suo nome in Vaxzevria. Il siero anglo-svedese, per i più giovani, sarà “a discrezione del medico”.

L’Oms chiede indagini alla Cina. L’Oms invece, dopo l’appello di ieri per un nuovo Trattato internazionale per la preparazione e la risposta alle pandemie, oggi ha attaccato la Cina per “condivisione insufficiente” di dati e chiede indagini sulla possibile fuga del virus dal laboratorio. “Anche se la squadra di esperti dell’Oms inviati in Cina ha concluso che una fuoriuscita da un laboratorio sia l’ipotesi meno probabile, questa richiede ulteriori indagini, potenzialmente con nuove missioni che includano esperti specializzati, che sono pronto a dispiegare” ha dichiarato il direttore dell’Oms Tedros Adhanom. L’Organizzazione mondiale della sanità ha poi criticato la Cina per il fatto che il team internazionale ha avuto difficoltà nell’accedere ai dati grezzi durante la sua missione. “Mi aspetto – ha detto Adhanom- che i futuri studi collaborativi includano una condivisione dei dati più tempestiva e completa” ha concluso. Gli Usa e altri tredici alleati si dicono “preoccupati”.

La situazione in Australia e Russia. In Australia la campagna vaccinale è in grave ritardo. Il suo piano è indietro dell’85%: prevedeva di somministrare quattro milioni di dosi entro il 31 marzo e immunizzare l’intera popolazione (25 milioni di persone) entro ottobre. Qualche settimana fa il premier Scott Morrison è stato costretto ad ammettere i ritardi e a spostare da marzo ad aprile l’obiettivo dei quattro milioni.

Intanto in Russia è stato registrato anche il primo vaccino animale al mondo contro il Covid-19, sviluppato dagli scienziati del servizio federale per la sorveglianza veterinaria e fitosanitaria. Lo ha reso noto il vice capo dell’organismo di controllo Konstantin Savenkov. Si chiama “Carnivak-Cov” ed è un vaccino contro l’infezione da coronavirus per gli animali carnivori.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig