Dopo lo stop dei giorni scorsi, è ripartita la campagna di somministrazione in tutta Italia, ma non sono mancati i problemi. La situazione peggiore in Lombardia dove a causa di errori del sistema di prenotazione, gestito dalla società Aria, non sono stati inviati gli sms per convocare le persone e alcuni hub vaccinali sono rimasti deserti.
Ieri, a Cremona, solo 58 prenotazioni su 600 sono state gestite con successo. Dopo le numerose polemiche, il presidente della Lombardia Attilio Fontana sta provvedendo in queste ore a cambiare i vertici della società azzerando tutte le cariche principali. A Cremona, questa mattina, il polo vaccinale ha ripreso i ritmi promessi. Per oggi, sono previsti 800 appuntamenti.
Oggi, il Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio sono a palazzo Chigi per un incontro con il premier Mario Draghi. Il generale Figliuolo aveva promesso alle regioni in difficoltà, una task force per gestire la campagna vaccinale. Al momento, nessuna regione ha presentato richiesta, secondo molti governatori il problema non sembra essere l’organizzazione quanto la mancanza di dosi.
L’Italia, infatti, questa settimana non riuscirà a garantire più di 200 mila somministrazioni al giorno. Un problema non da poco se si considera che la gran parte degli anziani non è ancora stata immunizzata. Rimane, inoltre, la ferma volontà di non sprecare neanche una dose di vaccino e si aspetta un chiarimento su come dovranno funzionare le liste di riserva e il metodo dell’overbooking, ovvero chiamare più persone rispetto al numero di vaccini disponibili.