Arrivano in anticipo le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca. In Italia, già da domani, saranno stoccate nell’hub di Pratica di Mare. Nei giorni successivi, salvo imprevisti, saranno distribuite nei centri di somministrazione nelle varie regioni. Inizialmente era previsto che le dosi arrivassero il prossimo 15 febbraio. Per martedì è previsto l’inizio della campagna di vaccinazione degli under 55 con il siero in parte made in Italy.
Con la discesa dell’indice del contagio Rt in alcune Regioni arancioni, intanto, l’Italia si appresta a diventare quasi tutta zona gialla (con il via libera allo sci dal 15 febbraio). A valutarlo saranno gli scienziati del Cts, che oggi si riuniranno alle 14 per il monitoraggio settimanale. La situazione nazionale, però, rimane critica: si contano altri 421 morti, in totale siamo oltre i 90mila. Risale sopra il 5% il tasso di positività. L’Alto Adige sarà in lockdown da lunedì, dopo il primo caso di variante inglese rilevato. In Umbria è invece l’alto numero di positivi alla mutazione brasiliana a destare preoccupazione.
Per i comuni con gli indici di contagio peggiori, si valuta l’ipotesi di istituire “mini zone rosse”. I focolai diffusi di recente in alcune zone di Umbria e Abruzzo hanno portato a questa proposta da parte del Comitato tecnico alla Cabina di regia del governo. Tra le città indicate vi sono alcuni centri della provincia di Perugia, Pescara e Chieti. L’Abruzzo resta comunque in zona gialla fino al 5 marzo.
Intanto dall’Oms arriva l’appello del direttore regionale Hans Kluge: “L’Europa deve unirsi per accelerare la sua campagna di vaccinazione contro il Covid-19 con il sostegno di tutti i laboratori”. Kluge Ha ammesso poi di essere “preoccupato” per il rischio delle varianti sull’efficacia dei vaccini. “Dobbiamo prepararci per altre mutazioni problematiche del virus, rafforzando ulteriormente il sequenziamento”, ha concluso.