Non si spengono le polemiche intorno il Var, la tecnologia di supporto agli arbitri che permette loro di rivedere immagini delle azioni, la cosiddetta “moviola in campo”. Acronimo di Video Assistant Referee, Var indica anche l’assistente addizionale che aiuta nella risoluzione degli errori arbitrali.
La partita nell’occhio del ciclone è quella di domenica tra Juventus e Atalanta, che si è conclusa con un pareggio. Il tecnico della squadra bianconera, Massimiliano Allegri, ha lasciato il campo visibilmente alterato e poi, durante la conferenza stampa, si è scagliato contro il Var sostenendo che di questo passo le partite dureranno quattro ore.
Intervistato da TuttoJuve, l’editorialista del Corriere dello Sport Xavier Jacobelli ha difeso la moviola a spada tratta. «Secondo una stima per difetto, dall’inizio del torneo il Var ha corretto quasi l’80 per cento degli errori arbitrali. Che ci siano ancora incongruenze ed episodi tali da suscitare discussioni, è inevitabile: il sistema è ancora in rodaggio» ha detto il giornalista.
Introdotto nello scorso agosto, con debutto nella partita di serie A tra Cagliari e Juventus, il Var può essere utilizzato solo su richiesta dell’arbitro stesso. Viene interpellato per situazioni “da protocollo”, come rossi diretti, gol, rigori o scambi di identità. In occasione di quella partita, fu assegnato il primo rigore da sistema Var dall’arbitro Fabio Maresca. «Non vogliamo stravolgere il gioco del calcio, riducendo la sua spettacolarità e fluidità, cerchiamo solo di dare un supporto. Se il Var funzionerà sarà una vittoria per tutti, ma deciderà sempre l’arbitro» ha detto Nicola Rizzoli, il designatore degli arbitri di Serie A, in prossimità della sua uscita.
Nonostante l’ira momentanea di Allegri, l’efficacia del Var è provata dai suoi buoni risultati. Nelle prime sessantanove partite i cambi di decisione sono stati 22, undici solo sui rigori. Solo in tre partite il sistema ha avuto dei problemi di funzionamento. Diminuite sensibilmente le ammonizioni non soltanto in Serie A, ma anche nella Bundesliga tedesca e nella Primeira Liga portoghese, gli altri due campionati che hanno scelto di utilizzarla. Se si continuerà su questa strada, il Var sarà probabilmente la grande novità dei Mondiali in Russia 2018.