Negli Stati Uniti, la polizia di Six Vallejo, in California, ha sparato e ucciso un giovane rapper nero mentre stava dormendo nella sua auto parcheggiata all’esterno di un Taco Bell, una catena americana di fast food messicano. La vittima è il ventenne Willie McCoy.
Secondo la famiglia si tratta di un omicidio a sfondo razziale, poiché non riuscirebbe infatti a trovare una valida giustificazione per quanto accaduto. La polizia ha riferito di essere intervenuta a seguito di una segnalazione da parte di un dipendente del locale che avrebbe visto McCoy nella vettura, con il motore acceso e con la testa appoggiata sul volante. Il giovane non avrebbe risposto ad un primo richiamo, generando così i primi sospetti negli agenti che gli avrebbero poi intimato di tenere le mani visibili. Sempre secondo quanto riporta la polizia di Vallejo, il giovane avrebbe cercato di afferrare la pistola che custodiva sulle gambe e a quel punto gli agenti hanno sparato diversi colpi – secondo le dichiarazioni del dipartimento della polizia locale – temendo per la loro incolumità.
Il fratello della vittima ha commentato: “Non c’è stato alcun tentativo di trovare una soluzione pacifica. Il lavoro della polizia è arrestare chi viola la legge, non fare ciò che vogliono della legge: non sono giudici, giuria ed esecutori”. “Nessuno ha fiducia nella polizia a Vallejo. Siamo nel mirino. La polizia ha una campagna per uccidere giovani neri con un certo profilo” ha accusato invece il cugino di Willie McCoy.
L’episodio si inserisce in un quadro più ampio di violenze da parte della polizia di Vallejo nei confronti della popolazione afroamericana e delle persone di colore, nonché della drammatica situazione legata ai frequenti abusi da parte della polizia statunitense nei confronti delle minoranze, che interessa gran parte degli Stati Uniti. Six Vallejo era già balzata agli onori della cronaca in passato, a seguito di un video circolato in rete nel 2017 dove era evidente che un agente di polizia si accaniva su un uomo riverso a terra, calciandolo ripetutamente in viso. L’anno prima, la cittadina californiana, era stata teatro di un altro violento arresto documentato – anche questa volta – da un video amatoriale che mostrava un agente che colpiva un uomo e lo scagliava a terra utilizzando un manganello.
Secondo alcuni dati aggiornati al 2018 circa mille persone hanno perso la vita a seguito di sparatorie in cui è stata coinvolta la polizia, fra cui: 399 americani bianchi, 209 neri, 148 ispanici.