WASHINGTON – Sale la tensione alla Casa Bianca. Da un lato, i repubblicani alla Camera hanno lanciato formalmente l’apertura di un’indagine per l’impeachment di Joe Biden, in relazione a presunte complicità con gli affari esteri del figlio Hunter. Dall’altro lato, dalla Russia Vladimir Putin entra a gamba tesa nella campagna elettorale definendo Donald Trump “un perseguitato politico” per le numerose inchieste a suo carico. Lo zar, infatti, ha denunciato pubblicamente, durante un forum economico a Vladivostok, che i dossier giudiziari contro il tycoon sono “una persecuzione per ragioni politiche da parte del suo rivale”, ossia Biden, che Putin definisce come il presidente che ha coalizzato l’Occidente contro l’invasione russa dell’Ucraina.
Trump, dunque, ha dalla sua anche l’avvio dell’indagine formale contro Biden. A dare l’annuncio è stato lo speaker Kevin McCarthy. “Attraverso le nostre indagini – ha spiegato – abbiamo scoperto che Biden ha mentito al popolo americano riguardo alla propria conoscenza degli affaristi esteri della sua famiglia”. Per aprire l’indagine, tuttavia, sono necessari 218 voti, ma sembra che al momento lo speaker non possa contare sul quorum perché alcuni repubblicani sono scettici.