Il giudice federale hawaiano Derrick Watson ha bloccato temporaneamente e a livello nazionale il nuovo bando sugli ingressi negli Stati Uniti. La decisione del giudice arriva a poche ore dall’entrata in vigore dell’ordine esecutivo voluto dall’amministrazione Trump e ne impedisce l’applicazione. La seconda versione del bando è stata esaminata nelle scorse ore non solo dalla magistratura delle Hawaii, ma anche da quelle del Maryland e dello Stato di Washington. Il testo è stato ritenuto discriminatorio poiché basato sulla nazionalità. Inoltre, molti cittadini americani verrebbero danneggiati poiché non potrebbero, ad esempio, ricevere visite da parte dei parenti originari dei sei Paesi su cui ricade il provvedimento. Le Hawaii mettono anche in evidenza il rischio di un danno al turismo del Paese, in quanto non sarebbe consentito ospitare studenti e lavoratori stranieri.
“Il pericolo è chiaro, la legge è chiara, il bisogno del mio ordine esecutivo è chiaro: lotteremo e vinceremo”, così ha prontamente commentato il Presidente degli Stati Uniti, che ha definito la decisione delle Hawaii come un “abuso senza precedenti”. Il giudice federale Jay Bybee della Corte d’Appello del nono circuito sottolinea che i suoi colleghi hawaiani non avrebbero potuto esaminare le motivazioni dell’ordine esecutivo. Ciò è, infatti, concesso solo nel caso in cui il presidente non fornisca motivazioni legittime, cosa che, secondo Bybee, Trump ha fatto. Comunque il tycoon non arretra, anzi, promette di portare il provvedimento al vaglio della Corte Suprema. Intanto la prima famiglia di rifugiati iracheni è sbarcata negli Usa.