Fear. Trump in the White House, da oggi sugli scaffali delle librerie – incluse quelle online – scuote nuovamente il protagonista del libro nonché attuale presidente degli Stati Uniti. Donald Trump, infatti, attraverso Twitter ha ribadito come le fonti citate nel testo siano per lo più anonime. Il tycoon ha anche sottolineato che il capo del Pentagono, Jim Mattis, e il capo dello Staff, John Kelly, hanno smentito i commenti offensivi riportati nell’ultimo lavoro del giornalista Bob Woodward.
“It is mostly anonymous sources in here, why should anyone trust you? General Mattis, General Kelly said it’s not true.” @SavannahGuthrie @TODAYshow Bob Woodward is a liar who is like a Dem operative prior to the Midterms. He was caught cold, even by NBC.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 10 settembre 2018
Il reporter – sua è l’inchiesta scritta con Carl Bernstein sullo scandalo Watergate, vincitrice del Pulitzer – è, per The Donald, un bugiardo: “è come un dipendente democratico prima delle elezioni di metà mandato”, ha precisato il presidente sul social. Woodward, però, ha replicato alle accuse di Trump – in un’intervista alla Nbc – sostenendo che Mattis e Kelly non stiano dicendo la verità in quanto le loro dichiarazioni sono di natura politica e volte a proteggere il loro incarico.
Fear è un ritratto duro su Donald Trump e sul suo operato nel primo anno e mezzo di amministrazione. L’autore ha scritto il libro-inchiesta consultando diari personali, documenti riservati e ascoltando centinaia di ore di interviste a ex funzionari e consiglieri della Casa Bianca: persone che hanno vissuto o assistito in prima persona ai fatti narrati.
Quello che emerge dal testo, e dunque dalle testimonianze, è un presidente disinteressato e poco capace. Lo staff sarebbe impegnato quotidianamente a contenere l’impulsività del tycoon – i casi citati sono i rapporti difficili con la Corea del Nord e con il presidente dalla Siria, Bashar al-Assad – con una Casa Bianca ormai alla deriva. Il Washington Post, pochi giorni fa, ha anticipato che una delle storie raccolte da Woodward riguarda il Russiagate, le cui indagini sono condotte dal procuratore speciale Robert Mueller. Nel libro, anche dichiarazioni e lamentele degli ufficiali dell’esercito in servizio alla residenza ufficiale del presidente che, secondo Woodward, Trump ignora e maltratta.