NEW YORK – Dopo quasi cinque ore di un match combattutissimo, sfumano le chance di approdare ai quarti di finale dello Us Open per Jannik Sinner. L’altoatesino, tormentato dai crampi, ha ceduto nei confronti del tennista tedesco, Alexander Zverev, al termine di cinque set (6-4, 3-6, 6-2, 4-6, 6-3) giocati nell’afa newyorkese.
“Così fa male”, ha detto Sinner nel post gara, ricordando le cinque ore di battaglia contro lo spagnolo Alcaraz, proprio nell’incontro divenuto celebre per essere ad oggi uno fra i più duraturi di tutto il torneo americano. “Cerchiamo di guardare a quel che è successo in modo positivo, penso che siamo sulla strada giusta”, ha poi concluso il giovane di San Candido.
Nonostante la delusione, però, Sinner guarda al futuro con gli occhi puntati sulla prossima Coppa Davis, durante la quale il ventiduenne scenderà in campo indossando la maglia azzurra. “Sono contento di giocarla. Avrò più tempo per prepararla”, ha poi commentato il campione.
Sull’altra sponda, il tedesco Alexander Zverev ha parlato con molta soddisfazione della sua vittoria, ricordando quanto lo scorso anno gli sia mancato partecipare a questa competizione: “È la partita più lunga della mia carriera agli US Open. È quello per cui vivo, è quello che amo”, ha detto.
Si segnala, infine, che durante il quarto set dell’incontro fra Sinner e Zverev, è stato espulso anche uno spettatore tedesco per aver gridato dalle tribune le parole dell’inno della Germania nazista. Zverev si è rivolto al direttore di gara, James Keothavong, lamentandosi di quanto stesse avvenendo.