Gli US Open entrano nel vivo e per Matteo Berrettini è arrivato il giorno della verità. Dopo aver battuto lunedì il russo Andrej Rublev agli ottavi per 3-0 (6-1, 6-4, 7-6), il ventitreenne tennista romano dovrà vedersela oggi nei quarti contro Gaël Monfils. Un risultato storico, visto che l’ultimo italiano ad entrare nei primi 8 della rassegna americana del Grande Slam fu Corrado Barazzutti nel 1977, esattamente 42 anni fa. In quell’occasione, lo storico campione friulano perse in semifinale contro Connors sprecando l’occasione di vincere il torneo, dato che ben 6 tennisti dei primi 10 della classifica mondiale furono eliminati nei primi turni.
Come in quell’anno, anche questa edizione degli US Open continua a perdere pezzi importanti. Dopo l’eliminazione prematura del numero uno al mondo Novak Djokovic – sconfitto agli ottavi di finale dallo svizzero Wawrinka – anche Roger Federer si è dovuto arrendere al suo avversario, il bulgaro Grigor Dimitrov n. 78 nel ranking ATP, che lo ha sconfitto in 5 set. Per “King Roger” continua la maledizione degli US Open, torneo che non vince dal 2008, quando lo conquistò per la quinta volta consecutiva. Sfuma anche la possibilità di un incrocio col suo rivale storico, Rafa Nadal, con il quale non si è mai scontrato in questa manifestazione.
A sfidare il campione spagnolo (ammesso che riesca a battere l’argentino Sebastián Schwartzman) sarà proprio il vincente del quarto di finale tra Berrettini e Monfils. I due scenderanno in campo alle 14 e in palio non ci sarà soltanto l’accesso alle semifinali: con la vittoria su Rublev, l’azzurro è salito dalla venticinquesima alla diciassettesima posizione nella classifica ATP, entrando per la prima volta nella top 20. In caso di successo contro il transalpino, Berrettini guadagnerebbe ulteriori 360 punti che lo porterebbero alla tredicesima posizione, proprio alle spalle dello stesso Monfils.