Beni per un valore di oltre 2,1 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Urbino nell’operazione “Speedy Chinese 2”. Tre imprenditori tessili cinesi, accusati di aprire e chiudere le aziende per sottrarsi ai pagamenti fiscali, sono stati arrestati questa mattina su ordine del Gip.
I tre imprenditori, che lavoravano a Fossombrone e Senigallia, avevano dato vita a un’associazione per delinquere. Con loro indagate altre dodici persone per reati tributari: dall’omessa dichiarazione dei redditi alla dissimulazione di scritture contabili, dalla sottrazione fraudolenta al pagamento delle tasse. I tre, comunque, sono stati fermati poco prima che spostassero le loro attività in alcune città del nord Italia, tra cui Mantova.