E’ morto sbranato da una tigre uno dei titolari del parco ornitologico Martinat di Pinerolo.
Secondo quanto si apprende, l’uomo sarebbe entrato in una gabbia per dare da mangiare all’animale, che lo avrebbe però aggredito. Il parco Martinat si sviluppa per ottantamila metri quadrati sulle zone collinari ai confini di Pinerolo e San Pietro Val Lemina.
Tragedia evitabile. Mauro Lageard, l’uomo sbranato dalle tigri nel torinese, poteva essere salvato. Da tempo molti avevano denunciato le pessime condizioni in cui versava il parco dove erano custoditi gli animali. Si diceva inoltre che le tigri, affamate e non nutrite con sufficienti dosi di carne, avrebbero potuto perdere il controllo.
La consigliera leghista Piera Bessone aveva presentato fin dal gennaio dello scorso anno un’interrogazione alla giunta comunale rilevando che nel Parco Martinat (ora chiuso) vivono ancora specie di animali protetti che non hanno abbastanza cibo per il loro mantenimento né dispongono di sufficiente acqua. Stando a un articolo del quotidiano locale Il Monviso ci sarebbero stati anche “problemi di sicurezza” in quanto animali affamati avrebbero potuto perdere facilmente il controllo.
Troppe tigri in gabbia. La situazione si è aggravata con la nascita di cinque cuccioli che hanno fatto salire a 11 il numero di tigri nelle gabbie, a cui va aggiunto anche un leopardo. I felini sopravvivono grazie agli scarti di alcuni macellai del pinerolese e alle cure di Mauro Lageard, l’uomo sbrabato e ucciso, il quale viveva in un container all’interno del Parco.
Nonostante l’interessamento della LIDA (Lega Italiana Difesa Animali), della Asl e del Corpo Forestale non è mai stata trovata una struttura adatta ad ospitare questi animali in condizioni di sicurezza.
Lorenzo Caroselli