Financial Times “for sale”. Il magnate dei media Rupert Murdoch e l’Emirato di Abu Dhabi sarebbero in trattativa per la cessione del gruppo “Financial Times” a 1,2 miliardi di dollari (920mila euro circa). Stando a quanto riporta oggi il settimanale regionale “The Edge Review”, le discussioni sono in corso da oltre un mese e potrebbero concludersi la prossima settimana. Citando fonti vicine ai colloqui, la testata riporta che Murdoch e l’ente pubblico Abu Dhabi Media Group stanno trattando la cessione di tutto il gruppo Financial Times, che comprende l’omonimo quotidiano economico, nonché il 50% di “The Economist” e altri servizi di informazione finanziaria. Abu Dhabi Media Group dovrebbe ottenere il controllo di circa il 75% del gruppo e Murdoch tenere il restante.
L’“interrogazione” di Gr Parlamento. L’assemblea di Gr Parlamento esprime “allarme per il protrarsi del silenzio dell’Azienda sull’evoluzione dell’informazione politico-istituzionale affidata alla testata dalla legge istitutiva del 1990 e dal contratto di servizio”. E’ quanto si legge in un documento approvato all’unanimità dell’assemblea di Gr Parlamento. “Negli ultimi sei mesi – si legge nel documento – con il protrarsi dell’interim affidato a Gianni Scipione Rossi, la redazione ha lavorato senza un nuovo progetto, “navigando a vista” e con l’impressione che l’Azienda abbia dato come già acquisito l’accordo sull’ipotesi di accorpamento con Rai Parlamento, senza oltre tutto definirlo. In questi ultimi 6 mesi non ci sono stati segnali dall’azienda in merito, mentre abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento del prodotto”. L’assemblea di Gr Parlamento chiede quindi “con forza che gli organismi sindacali vengano convocati al più presto e coinvolti in tutte le sedi e fasi decisionali al fine di salvaguardare la specificità tematica del canale radiofonico e le professionalità della redazione”.
Media d’Oltretevere. Aria di spending review nelle stanze della Santa Sede, di nuovo. Stavolta tocca a Radio Vaticana. E’ stato infatti stabilito che il bonus tradizionalmente concesso a chi va in pensione deve essere dimezzato. Insomma, in Vaticano si continua a stringere la cinghia, dopo la decisione di Papa Francesco di dare in beneficenza la mensilità, definita “gratifica”, prevista da sempre per i dipendenti vaticani in occasione dell’elezione del nuovo pontefice. Nel 2005 per l’elezione di Benedetto XVI ricevettero circa 1500 euro ciascuno. .
Riforma dell’Odg. “Opportunamente riformati, tutti gli ordini che hanno a che fare con materie di rilievo costituzionale (Sanità, giustizia, informazione) devono rimanere. Compreso, dunque, l’Ordine dei giornalisti”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Editoria e l’attuazione del programma, Giovanni Legnini.
Troppi azionisti in Via Solferino. “Credo che gli azionisti oggi siano più vicini al giornale, troppo vicini: fino a qualche anno fa nella società dei quotidiani c’erano personalità esterne, come Valerio Onida. Poi gli azionisti Rcs, il gruppo del Corsera, si sono avvicinati, anziché allontanarsi, entrando direttamente nel consiglio di amministrazione di Via Solferino”. Così in un’intervista al Fatto Quotidiano Raffaele Fiengo, per vent’anni pilastro del comitato di redazione del Corriere della Sera commenta la situazione difficile in cui versa il quotidiano milanese. “Il Corriere – continua Fiengo – ha fatto anche una campagna pubblicitaria sull’indipendenza, segno che il suo valore è chiaro. Ma non basta dichiararla, deve essere strutturale”.
Pupo si prende una pausa. “Dopo quattro formidabili stagioni mi prendo un po’ di pausa”. Oggi va in onda l’ultima puntata di uno dei programmi radiofonici più amati della stagione di Radio 1 Rai, condotta da Enzo Ghinazzi, in arte Pupo. Attenti a Pupo, la trasmissione che va in onda dal martedì al venerdì, finirà con una puntata priva di scaletta la sua quarta edizione ripercorrendo i momenti salienti di questi anni. E’ proprio Pupo a raccontare che “d’accordo con il direttore della rete radiofonica e del Gr1 Antonio Preziosi ho deciso di prendermi un po’ di pausa”.
